Domenica alle 18 a San Siro andrà di scena l’Inter, con il Napoli che riuscirà a sbirciare il primo tempo della sfida tra, appunto, i nerazzurri e l’ormai più che salva Udinese di Runjaic, che dopo una serie di 6 match senza sconfitte ha perso nell’ultimo turno contro l’Hellas e potrebbe perdere due partite di fila senza segnare da maggio 2023 (due 0-2 contro Fiorentina e Lazio in quel caso).
Inter (120) e bianconeri (104) sono due delle tre squadre (con l’Atalanta, 111) che vantano il maggior numero di cross su azione riusciti in questo campionato; non a caso, meneghini (13) bergamaschi (11) e friulani (9) sono anche le tre squadre con più gol di testa.
Per mettere pressione a Napoli e Atalanta in questo finale di stagione incandescente, Simone Inzaghi ha bisogno del migliori Thuram: l’attaccante francese sembra aver perso molta lucidità e brillantezza fisica nel 2025, sintomi dell’infortunio alla caviglia che spesso ne ha minato le prestazioni in campo, schierato spesso anche per mancanza di alternative valide visto l’apporto di Taremi e Correa, ampiamente insufficiente, e il parziale contributo di Arnautovic. Sotto gli occhi di tutti la prestazione contro la Juventus allo Stadium, in cui il figlio d’arte è apparso in difficoltà, quasi zoppicante; questa sosta gli sarà servita per smaltire il problema definitivamente? In Champions però il rendimento è ottimo, visti i 2 gol al Feyenoord: nonostante la condizione non brillante, la minore attenzione difensiva degli olandesi rispetto alle squadre della Serie A gli ha permesso comunque di essere decisivo (il gol a Rotterdam descrive perfettamente quanto detto, grande gesto atletico che però è stato permesso da una grossa disattenzione, trovandosi da solo senza marcatura al limite dell’area piccola).


MARCUS THURAM NEL 2025 | |
PRESENZE | 16 |
GOL | 3 |
ASSIST | 1 |
MEDIA TIRI TOTALI | 2 |
MEDIA OCCASIONI CREATE | 1,1 |
Un duello a distanza sarà quello tra Bastoni e Solet, due giocatori che si stanno rendendo protagonisti di un’ottima stagione. Giocatori per certi versi simili ma per altri molto diversi, anche nel modo di interpretare il ruolo; se entrambi possono essere considerati i due registi difensivi di Inter e Udinese, bisogna tenere conto innanzitutto del modo di giocare delle due squadre, molto diverso, ma anche delle loro caratteristiche.
Bastoni nell’Inter molto spesso ricopre in possesso una posizione da terzino puro di spinta, sfruttando gli interscambi di posizione dei suoi compagni soprattutto a centrocampo, che gli permettono di accedere con molta facilità all’ultimo terzo sia nei corridoi interni che sulla corsia, spingendo a sua volta in avanti Dimarco.

Solet invece gioca in una squadra più bloccata, più attenta e meno interscambiabile, quindi l’ex Salisburgo si spinge in avanti non in corsa, bensì conducendo il pallone, cavalcando dal suo terzo di campo e trasmettendo poi la sfera ai centrocampisti dopo aver rotto la prima linea di pressione; fatto ciò, ordinatamente torna a ricomporre la linea, senza offrire troppo supporto in avanti. Il potenziale di poter essere un simil-Bastoni è enorme, ma deve essere appunto agevolato da un sistema che gli permetta di essere più libero di spingersi. Per molti versi può ricordare Kossounou.

Entrambi sono migliorati molto in marcatura, sia dentro area uomo su uomo sia nella lettura degli spazi e quindi capire prima dove può arrivare la palla. Il Solet degli anni passati era pasticcione in tal senso, mentre Bastoni “leggero”: lo sprint di questa stagione è sotto gli occhi di tutti.


Che partita sarà? L’Inter ha dimostrato a più riprese di sapere colpire le squadre che si chiudono in blocco basso facendo densità centrale, portando i terzi della difesa a 3 in posizione di terzini e i quinti sulla linea degli attaccanti, portando di conseguenza una forte superiorità numerica laterale e nei corridoi interni, dove le mezz’ali si interscambiano proprio con Bastoni, Pavard o chi per loro; unito a ciò, le rotazioni in mezzo al campo in costruzione possono dare fastidio all’Udinese, soprattutto se dovesse decidere di andare a prendere i riferimenti, come ad esempio successo in entrambe le partite con l’Atalanta, non permettendole di variare il movimento soprattutto dei 2 mediani. D’altro canto però i nerazzurri spesso vengono colpiti in ripartenza, lasciando tanto campo alle spalle e l’Udinese è abile ad andare in verticale, lottare sulle seconde palle e muoversi con qualità alle spalle dei centrocampisti avversari: il gol di Birindelli in Inter-Monza deve essere un monito. Proprio per evitare ciò, Inzaghi potrebbe optare per una marcatura blindata su Ekkelenkamp ed Ehizibue/Atta, infatti è proprio la catena di destra quella maggiormente capace di creare problemi, nonostante l’assenza pesantissima di Thauvin.