Il 21° turno del campionato di Serie A parte venerdì sera con la sfida tra la Roma di Ranieri, in netta ripresa nelle ultime settimane, e il Genoa di Vieira, che da quando ha rilevato Gilardino sulla panchina non ha mai perso.
I giallorossi sono imbattuti nelle ultime 4 partite, frutto di 2 vittorie (tra cui quello nel derby con la Lazio) e 2 pareggi, subendo 3 gol e segnandone 10. Vena offensiva ritrovata? Pare proprio di sì, e uno dei principali artefici è senza ombra di dubbio Saelemaekers. Il belga ex Milan sta vivendo un momento d’oro: un paio di apparizioni da finto centravanti in assenza di Dovbyk, altre da esterno nel tridente e ora pedina inamovibile che fa sù e giù sulla fascia destra nell’ormai definitivo 3-5-2 della Lupa. L’importanza di Saelemaekers si pesa nella sua capacità di comportarsi sia da difensore, come un quinto vero che in non possesso tramuta il modulo della Roma in 5-3-2, sia da sviluppatore della manovra per trovare traccianti centrali verso gli altri uomini offensivi (in particolare Dybala), che di attaccare l’area di rigore e farsi trovare sempre pronto tra le linee, anche venendo dentro al campo a creare problemi alla difesa avversaria. E’ lui che fissa l’ampiezza a destra per la Roma.
Anche contro la Lazio è stato determinante in tal senso, con le uscite della Roma che prevedevano le sue sgaloppate alle spalle di Tavares quando lasciava la sua posizione, con i centrocampisti e Romagnoli che non riuscivano ad accorciare per ostruire quella traccia.
Infine, vi mostriamo la mappa di disponibilità al passaggio di Saelemaekers sempre nel derby: posizione media con i piedi sulla linea, le aree più intense mostrano la sua propensione ad essere più disponibile verso la sua metà campo, quindi ricevere incontro e anche dentro (47% di disponibilità proprio nell’asse centrale, 37% sulla corsia dx e 16% a sx).
SAELEMAEKERS DA RANIERI | |
PRESENZE | 7 |
GOL | 4 |
ASSIST | 1 |
MINUTI GIOCATI | 456 |
Un altro giocatore totalmente ritrovato, soprattutto da un punto di vista fisico, è senz’altro Dybala. L’ex Juventus ha innalzato sensibilmente il ritmo e la quantità di giocate di qualità all’interno della partita, sintomo di una condizione atletica ritrovata grazie anche alla continuità dettata da un momento in cui non sembra patire nessun malessere fisico (o psicologico). Le ultime 4 della Joya sono da incorniciare:
DYBALA – LE ULTIME 4 | |
GOL | 3 |
ASSIST | 1 |
MEDIA XG | 0,7 |
MEDIA OCCASIONI CREATE | 2,9 |
% CONVERSIONE IN GOL | 20 |
La sua miglior prestazione è stata probabilmente quella di San Siro contro il Milan. Vi mostriamo la sua mappa di disponibilità al passaggio: l’argentino ha sfruttato l’indecisione della retroguardia rossonera nel prendere i riferimenti tra le linee, alle spalle di Fofana e davanti a Gabbia e Thiaw. Ottima in percentuale al tempo la disponibilità nell’ultimo terzo con il 32%. Fa specie di quante aree intense ci siano attorno a lui, sia alle spalle della sua posizione media, che davanti, ma anche lateralmente. Disponibile per i compagni ovunque.
Lato Genoa. Uno dei giocatori a fare la differenza da quando è arrivato a Genova sponda rossoblù è Frendrup, a prescindere dal gol fortunoso trovato contro il Parma. Se la fase difensiva del Genoa è molto efficace, molto lo si deve anche a lui oltre che alle parate di Leali. Il danese è un giocatore unico in rosa, in grado di asservire sia alle funzioni difensive, con un’intelligenza tattica fuori dal comune che gli permette di essere sempre al posto giusto (vedere i dati su recuperi, recuperi offensivi e intercetti), ma allo stesso tempo è un giocatore che sì può migliorare nella gestione del pallone, però è comunque presente nel terzo offensivo anche in possesso (2° nel Genoa per passaggi nell’ultimo terzo, 44), in una squadra che comunque non trascorre molto tempo nella metà campo avversaria; inoltre è un giocatore in grado, negli spazi, di alzare il baricentro della squadra (sempre nei rossoblù è 2° per passaggi progressivi). In altre squadre probabilmente le sue funzioni più valorizzate sarebbero quelle difensive, è però innegabile che c’è margine per migliorare anche in questo fondamentale, in una squadra che avrebbe altre proprietà di palleggio e personalità nella metà avversaria. Alcuni suoi dati rispetto agli altri giocatori del campionato: 1° per contrasti (68), per contrasti vinti (43), 8° per intercetti (27), 3° per palloni recuperati (96), 6° totale e 1° centrocampista per recuperi nel terzo offensivo (14), 6° per duelli vinti (109).
MORTEN FRENDRUP | Pos. (nel Genoa) | |
GOL | 2 | 2° |
MEDIA PASSAGGI PROGRESSIVI | 2,9 | 2° |
MEDIA CONTRASTI VINTI | 2,3 | 1° |
MEDIA INTERCETTI | 1,5 | 1° |
MEDIA PALLONI RECUPERATI | 5,2 | 1° |
Dall’arrivo di Vieira il Genoa è la squadra che ha collezionato più clean sheet (5, come l’Inter) e ha praticamente doppiato in quasi tutto il predecessore, nonostante lo scetticismo generale.
DA GILA A VIEIRA | 1-12 | 13-20 |
PUNTI | 10 | 13 |
MEDIA PUNTI | 0,83 | 1,62 |
VITTORIE | 2 | 3 |
SCONFITTE | 6 | 1 |
GOL SUBITI | 22 | 5 |
Curiosità. Sapevi che Leali è il miglior portiere della Serie A? Sì, per gol evitati. Con lui il Genoa avrebbe dovuto subire quasi 6 gol in più, che invece sono stati sventati dall’ex portiere prodigio.
GOL EVITATI | |
1 – LEALI | 5,7 |
2 – MILINKOVIC SAVIC | 3,7 |
3 – CAPRILE | 2,2 |
4 – SUZUKI | 2,1 |
5 – CARNESECCHI | 1,9 |
Come possono farsi male? Contro il Bologna la squadra di Ranieri ha subito l’ennesimo gol su transizione di questo campionato (senza contare i due errori gravi che hanno portato ai gol di Kean in Fiorentina-Roma, parziale 3-1, e Tengstedt in Verona-Roma); l’attenzione nelle preventive dovrà essere più intensa. Tra l’altro, non da sottovalutare, il Genoa è 6° per tiri su transizione (1 a partita di media; al primo posto c’è il Milan con 1.4), per cui l’obiettivo numero uno dei giallorossi sarà sicuramente quello di togliere la profondità ai rossoblù, che sicuramente proveranno ad attirare i padroni di casa nella propria metà campo proprio per esporli ai contropiedi. D’altra parte, è vero che i genoani stanno contando su un’ottima fase difensiva, ma ciò non significa che non ci siano situazioni di sofferenza: la forte densità centrale per evitare le imbucate fa sì che gli spazi vengano lasciati sugli esterni. Da qui arrivano i gol di Esposito e di Anguissa e le grandi fatiche contro il Milan. Considerando l’ottimo momento di Angelino e Saelemaekers, imbastire tracce che portino ad una parità o superiorità numerica laterale permetterebbe ai giallorossi di rendersi pericolosi poi sui cross, quindi attenzione a Dovbyk e agli inserimenti di senza palla di Konè.
GOL SUBITI SU CONTROPIEDE | |
1 – ROMA | 7 |
2 – COMO | 5 |
3 – PARMA | 4 |
4 – NAPOLI | 3 |
5 – HELLAS VERONA | 3 |