Ieri la Juventus ha vinto la 15° Coppa Italia della sua storia battendo l’Atalanta in finale all’Olimpico. Quinta Coppa per Allegri, terza finale persa per Gasperini che ha l’opportunità di rifarsi contro il Bayer Leverkusen in Europa League.

I bianconeri sono partiti molto forte nel primo tempo trovando il gol nelle battute iniziali con Vlahovic, scappato via alla difesa orobica per un posizionamento errato di Djimsiti che tiene in gioco l’attaccante serbo: nell’articolo di ieri vi avevamo spiegato come la palla lunga sull’ex Fiorentina potesse essere un’arma vincente. In generale l’atteggiamento è stato poi attendista già nella seconda metà della prima frazione di gioco, con Iling e Cambiaso molto bassi per non permettere ai trequarti atalantini di ricevere palla tra le linee per giocarsi l’1 contro 1, come vi proponiamo sotto nella mappa elaborata da IMCOACH (in viola gli attaccanti dell’Atalanta, in giallo i difensori juventini).

Sensazioni confermate dai dati, che ci dicono come la Vecchia Signora abbia scelto di palleggiare in basso per verticalizzare improvvisamente (15 metri di lunghezza media dei passaggi verso la trequarti in più rispetto ai bergamaschi).

Grazie ancora ad IMCOACH vi facciamo vedere il gol decisivo di Vlahovic: le posizioni interscambiabili di McKennie e Cambiaso ha messo in difficoltà De Roon e Ruggeri, provocando un buco al fianco di Hien che, coniugato alla distrazione di Djimsiti, hanno messo l’attaccante serbo nelle condizioni di far gol.

Vittoria meritata?