Felipe Anderson-Chiesa è uno dei confronti più interessanti della partita di stasera: da un lato il brasiliano, a cui Sarri prima e Tudor poi non rinunciano mai, e dall’altro uno dei calciatori più deludenti della stagione della Juventus.

Dai numeri, si vede come l’ex West Ham sia performante e determinante sia in fase di possesso che in quella di non possesso: in pressione l’esterno biancoceleste è nettamente superiore al bianconero, e lo è sia per pressioni applicate (23 a 16.3) che nei recuperi da pressione (3.6 a 1.9). Nell’heatmap in basso si nota come Tudor chieda ai suoi esterni un grande sforzo in non possesso nella metà campo offensiva, costringendo così gli avversari a spostare la sfera in mezzo, zona in cui la Lazio sfrutta la densità per recuperare il pallone.

Chiesa dal canto suo ha un maggiore indice di qualità, (0.28 a 0.24) dovuto per il 50% da dribbling e conduzione e dal restante 50% derivante dal passaggio; allora dove sta mancando il 7 bianconero? Nella fase realizzativa, il suo xG è quasi la metà della media pari ruolo (0.17 a 0.27), nonostante i tiri in partita siano sopra media (2.6 a 2.3). Ciò è determinato dalla fatica che sta affrontando nel trovare i giusti movimenti da seconda punta, lo spazio intasato della parte centrale del campo, al quale non è abituato, non giova alle sue caratteristiche.

Da notare come nella partita di andata si è verificata la classica “eccezione che conferma la regola”, Chiesa nel gol del 1 a 0 fa un movimento da 9 puro, visto fare molte volte da Immobile, si distanzia dalla pressione di Romagnoli per creare lo spazio utile per il passaggio illuminante di Cambiaso in profondità, eludendo così la marcatura del difensore laziale. Altri dati di Chiesa: Dribbling 54% (media ruolo 48%), Passaggi verso area di rigore 1.8 (media ruolo 0.6), GCR 11% (media ruolo 12%), % Passaggi 72% (media ruolo 73%).