La redazione di House of Calcio ha collaborato con Tuttosport in un articolo uscito oggi sul quotidiano, nel quale sono stati analizzate le difficoltà offensive della Juventus in questa stagione. La scarsa vena realizzativa dei bianconeri accentua un problema che era già presente nella gestione Allegri, con gli attaccanti che spesso hanno offerto prestazioni non all’altezza.

1) La Juve è una squadra che tiene poco il possesso, quindi a livello logico-probabilistico meno tempo tieni il pallone, meno tempo hai per essere pericoloso e attaccare l’avversario; 2) essere poco aggressivi negli istanti in cui si perde il possesso ha il lato positivo di tornare compatti più velocemente, ma se si aggredisce lo si fa in frangenti in cui l’avversario si è scomposto per recuperare la sfera e quindi più vulnerabile in caso di riconquista; 3) il PPDA conferma quanto detto (la Juventus è 17esima in Serie A); 4) nonostante tutto, i dati di xG/tiro e distanza di tiro sono molto positivi, infatti i bianconeri sono tendenzialmente molto pericolosa quando calciano e lo fanno ad una distanza che permette di aumentare la pericolosità e di conseguenza la probabilità di segnare.

Cosa sta mancando, in conclusione? Arrivare più insistentemente in area avversaria permetterebbe alla Juve di valorizzare la pericolosità dei suoi tiri; d’altra parte questo significa esporsi maggiormente a rischi difensivi che i bianconeri non vogliono correre sia per caratteristiche della rosa (abili a difendere di reparto ma meno individualmente, quindi più 1 contro 1 significa difendere peggio se non hai giocatori adatti a sostenerlo) che per dettami dell’allenatore. Manca anche un po’ di precisione negli interpreti, cioè centrocampisti e attaccanti, infatti la Vecchia Signora è 11esima per tiri in porta/90’, con 3,66, nonostante sia quarta per tiri totali/90’ (13,7).