Notizia fresca di ieri, la Lazio è piombata su Cambiaghi dell’Empoli, ma di proprietà dell’Atalanta, per rinforzare il suo reparto offensivo e nello specifico le fasce, dato che sa giocare indifferentemente su entrambi gli out. E’ un attaccante difficile da leggere per i difensori avversari, data la sua abilità con entrambi i piedi, il baricentro basso e la capacità di mantenere velocità alte anche su lunghe distanze in progressione. Nella scorsa stagione ha realizzato 6 gol producendo un xG di 3.4, mentre nel 23-24 non è ancora riuscito a trovare la via della rete, con un xG di 2.3. Ciò mette in risalto che Cambiaghi è involuto sotto porta rispetto allo scorso anno, ma ora si rende più pericoloso: segnale che prima o poi si sbloccherà e diventerà decisivo.

Nel 2022-23 trovava con più facilità lo specchio della porta, mentre quest’anno ha raddoppiato i cross riusciti, quasi quintuplicato i dribbling vinti e partecipa ad 1.4 occasioni chiave a partita. Per rendere l’idea di tutta la mole di lavoro in cui è impiegato, recupera anche 2.2 palloni a partita nella metà campo avversaria contro gli 1.8 dello scorso anno. Probabilmente quest’impiego a tutto tondo in entrambe le fasi lo rende meno lucido sotto porta e non gli permette di incidere.

Nella sfida contro il Verona, l’ultima con Andreazzoli in panchina, Cambiaghi è stato impiegato come trequartista di sinistra nel 4-2-3-1, occupando poche volte la fascia e accentrandosi molto nella confusione dell’ultimo terzo. Inoltre è stato il quinto nei toscani per velocità media in possesso palla, con 9.16 km/h, tra quelli che hanno giocato almeno 45 minuti.

 

Con l’arrivo in panchina di Nicola è cambiata la posizione del classe 2000 in possesso: più basso e più decentrato sulla sinistra a dare pochi riferimenti, giocando da seconda punta nel 3-5-2 in coppia con Cerri. Contro il Monza, è stato il quarto dell’Empoli nella speciale classifica con una velocità media in possesso di 9.44 km/h.

E’ l’uomo giusto per Sarri?