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    Verso Fiorentina – Napoli: stili non poi così diversi

    House of Calcio ti porta allo Stadio: scopri i benefit della settimana

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    Sabato alle 18 è in programma Fiorentina-Napoli, anticipo della 19° giornata di Serie A, intervallata dallo svolgimento contestuale della Supercoppa Italiana. Dopo aver perso 0-3 la prima trasferta di questo campionato, il Napoli ha ottenuto 6 successi e 2 pareggi nelle successive 8, subendo solamente 3 gol e collezionando 5 clean sheet; i partenopei non mantengono la porta inviolata in 6 delle prime 10 trasferte di Serie A dal 1988/89. I partenopei hanno conquistato 41 punti in questo campionato, mentre nelle prime 18 dello scorso campionato ne avevano totalizzati 28; la differenza di 13 punti è la migliore tra le squadre presenti in entrambe le stagioni di Serie A.

    La squadra di Palladino nel mese di dicembre ha attraversato delle difficoltà, nonostante comunque il grande pareggio nella sfida contro la Juventus di fine 2024. Nelle 7 partite disputate, infatti, sono state solo 2 le vittorie in tutte le competizioni con altrettanti clean sheet. Difficoltà che possono essere fisiologiche, ma che hanno riscontro anche in errori individuali e di reparto, come nella sconfitta contro l’Udinese o di Bologna; in generale sembra che i Viola abbiano perso un po’ di efficacia sotto porta e di brillantezza sia nelle uscite verticali che in generale nel difendersi in blocco basso. Sta però comunque emergendo Adli: è sia un interditore, in quanto riesce a intercettare le linee di passaggio posizionandosi al posto giusto, ma anche e soprattutto un costruttore di gioco, togliendo compiti di verticalità ai due centrali difensivi (la verticalità, come detto, è un fattore preponderante per i toscani, con la ricerca della palla lunga e veloce su Kean), consegnando invece a Cataldi lo smistamento orizzontale.

    ADLI VS CENTROCAMPISTI SERIE A POS.
    ASSIST 4
    MEDIA PASSAGGI LUNGHI RIUSCITI 5
    MEDIA OCCASIONI CREATE 1,9
    MEDIA PASSAGGI EFFETTUATI 54 11°
    MEDIA DRIBBLING TENTATI 1,8 11°
    MEDIA PALLONI RECUPERATI 5,2 15°

    Altri dati dell’ex Milan vs Juventus (rispetto ai suoi compagni): 2° per distanza al minuto (358 metri), 3° per sprint (12), 3° per velocità media in possesso (9.12 km/h), 2° per velocità media in non possesso (8.74 km/h). I giocatori a cui ha passato di più la palla? Kean e Comuzzo, entrambi con 5. In basso vi mostriamo la mappa di disponibilità al passaggio: le zone in cui si è reso più disponibile contro i bianconeri sono state mediamente alle sue spalle (le aree in blu sono più scure indietro rispetto alla sua posizione media), a causa sia della forte pressione bianconera che della sua postura che in possesso in mezzo al campo gli impone di essere traversale alla porta avversaria o, appunto, di spalle.

    Momento di flessione per Gudmundsson: la condizione fisica di certo non lo aiuta, sempre intervallata da problemi fisici, e contro la Juventus si è reso poco pericoloso, pur considerando che è un giocatore che tra le linee è sempre minaccioso: addirittura ultimo tra i 22 titolari per palloni giocati.

    GUDMUNDSSON VS JUVENTUS
    TIRI TOTALI 1
    PALLONI GIOCATI IN AREA AVV 1
    PALLONI GIOCATI 24
    POSSESSI PERSI 4
    FALLI SUBITI 0

    Lato Napoli. Non scopriamo di certo oggi l’efficacia, la capacità di portare a casa il bottino (e la fortuna, a volte) della squadra di Conte: i partenopei sono infatti primi in coabitazione con la Lazio per vittorie con 1 gol di scarto, grazie appunto alla vittoria sul Venezia arrivata nel finale con Raspadori. L’ex Sassuolo, dal 2018/19, è il 4° giocatore ad aver segnato più gol dalla panchina (meglio di lui solo Orsolini con 12, Lautaro Martinez 19, Muriel 22).

    VITTORIE CON 1 GOL DI SCARTO
    1 – NAPOLI 7
    2 – LAZIO 7
    3 – ATALANTA 5
    4 – FIORENTINA 5
    5 – INTER 4
    6 – MILAN 4
    7 – JUVENTUS 2

    Il Napoli comunque nelle ultime settimane sta affilando l’arma del dominio territoriale, sia con i propri uomini che con la gestione del pallone, sempre più precisa e accurata. Sta incontrando però parecchie difficoltà contro difese schierate, quindi per il momento alzare il baricentro e dominare la trequarti si sta rivelando per certi versi un boomerang, situazione che potrebbe ripetersi contro la Fiorentina, brava a difendersi in blocco basso con un 4-4-2 molto serrato che invita l’avversario a sviluppare lateralmente. Parlando di esterni è impossibile non parlare del momento di calo di Kvaratskhelia: dal gol di fine ottobre contro il Milan, il georgiano non ha più siglato in campionato. Dietro sembra esserci anche una componente psicologica, a volte si intestardisce pur di essere decisivo, e in generale il piccolo infortunio che l’ha tenuto fuori non lo ha aiutato a mantenere una buona condizione fisica. In generale il 77 trascorre davvero troppo tempo in conduzione palla (74% contro il 40% di Neres), rallentando i tempi di gioco delle azioni offensive del Napoli. E’ chiaro che lui non è un problema, ma è altrettanto chiaro che deve essere innescato in maniera diversa, ad esempio facendogli attaccare spazi più centrali e senza palla, andando in profondità e sfruttando l’ormai definitiva trasformazione di Lukaku in centravanti-boa. Kvara rimane un fattore di pressione psicologica per le difese avversarie. Neres scalpita: ha capito i dettami difensivi di Conte, l’ex Rubin Kazan non è un grande faticatore quindi in questa fase della stagione non è detto che sia necessariamente Politano a lasciare il posto. E attenzione a Spinazzola, che farebbe “il Politano” nel tridente lasciando in panchina Kvara, con Neres e Lukaku a completare il tridente

    KVARA: RENDIMENTO PRE E POST MILAN 1-10 11-18
    GOL 5 0
    ASSIST 2 1
    MEDIA XG 0,4 0,2
    MEDIA OCCASIONI CREATE 1,9 2,4
    MEDIA DRIBBLING RIUSCITI 1,6 1,3

    Come possono farsi male? La Fiorentina sta dimostrando di soffrire gli inserimenti tra le linee, soprattutto chiamando fuori i centrali difensivi (vedi Comuzzo nel gol dell’1-0 di Thuram) e scappando alle spalle dei centrocampisti; inoltre il suo modo di difendere prevede la concessione delle corsie laterali, per cui attenzione alle combinazioni ormai classiche tra terzino e mezz’ala della squadra di Conte. Allo stesso tempo, gli azzurri stanno faticando a sfondare contro difese schierate e lasciano campo alle spalle se attirati nella metà campo avversaria, quindi Kean e compagni possono sguazzare; inoltre, la Fiorentina è la squadra che tira di più da destra (22%), e il Napoli è la 3° squadra che subisce più tiri da destra (19%), quindi attenzione agli spazi lasciati alle spalle di Olivera e Di Lorenzo. E se il Napoli scegliesse di attendere? Partita bloccata che potrebbe essere aperta da un episodio. Attenzione: la Fiorentina è la squadra che segna di più su transizione in Serie A (4) e il Napoli è la 4° squadra che ha subito più gol nella stessa situazione (3).

    Chi vincerà?

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