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    Verso Juventus – Venezia: Di Francesco per salvare la panchina

    House of Calcio ti porta allo Stadio: scopri i benefit della settimana

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    Sabato alle 20.45 è in programma allo Stadium Juventus-Venezia, gara molto delicata per entrambe le squadre con i bianconeri che seguono le prime arrancando e i lagunari ancora all’ultimo posto nonostante il pareggio contro il Como. I padroni di casa hanno subito gol nelle ultime 2 di A e con Motta non è mai successo di arrivare a 3 consecutive; in generale subiscono sia meno tiri di tutti a partita (8.3), che in porta (2.6). Il Venezia ha perso 16 punti da situazione di vantaggio, record negativo nei top 5 campionati europei (con il Valencia); ben 11 di questi li hanno persi fuori casa. Escludendo i rigori, la Juventus è una delle tre formazioni ad aver segnato meno gol su calcio piazzato in questo campionato: appena 1, come Empoli e Monza (McKennie contro il Parma su sviluppo di corner).

    La Vecchia Signora ha ritrovato Vlahovic, a segno nella bella vittoria di mercoledì ai danni del Manchester City. Senza il serbo i torinesi hanno fatto ancora più fatica a trovare il gol, con Koopmeiners, Weah, McKennie e tanti altri che hanno provato a ricoprire quella funzione e quei compiti, senza però trovare un riscontro realmente positivo. L’ex Fiorentina si abbassa se c’è da abbassarsi e far salire i suoi e poi attacca l’area in verticale, senza essere chissà quanto presente sulla trequarti; l’olandese invece contro il Bologna non si è più comportato da mezz’ala destra come nelle partite precedenti, perché non è più lui che deve riempire l’area per primo essendo tornato, appunto, il centravanti. Anzi ora riempie l’area per accompagnare il numero 9 ma lo fa da incursore, partendo da dietro e arrivando coi tempi giusti (esterni permettendo). Il suo raggio d’azione contro i rossoblù è stato più ampio per scardinare l’uomo contro uomo a tutto campo, e questa vastità di campo ricoperta ricorda quanto faceva a Bergamo (piuttosto che essere limitato al centrodestra come nelle ultime settimane). Tra l’altro l’intesa sta crescendo: nelle ultime 5 di campionato disputate insieme, si sono scambiati al minimo 3 volte il pallone con un massimo di 6 contro il Cagliari.

    Koopmeiners si è sbloccato ricominciando a fare ciò per cui la Juve lo aveva comprato: inserimenti senza palla alle spalle dei centrocampisti. Come si è arrivati a questo? Attraverso anche un gioco sulle fasce più veloce e fluido che gli permette di non perdere il tempo di inserimento, puntando dritto verso la porta senza palla più che portargliela lui stesso in conduzione o trasmettendola agli altri (in tal senso, il ritorno di Vlahovic lo ha aiutato molto, quindi per lui avere un riferimento diventa importante). Oggi l’ex Atalanta torna ad essere ciò che era: meno regista, più incursore.

    TEUN KOOPMEINERS  
    PRESENZE 11
    GOL 1
    ASSIST 2
    PASSAGGI CHIAVE A PARTITA 2,3
    TACKLE + INTERCETTI A PARTITA 1,8

    Il Venezia sta trovando un grande ex della partita: Nicolussi Caviglia ha alzato i giri del motore non solo in termini di gol, ma anche per incisività dentro la squadra. E’ un imprescindibile per Di Francesco, in quanto capace di dettare i ritmi della manovra e di essere efficace anche in rifinitura, probabilmente più di Busio in questo scorcio di stagione, che appare abbastanza appannato. Diventa un perno anche in non possesso, lo schermo davanti la difesa è lui e lo fa non tanto fisicamente quanto nella lettura delle traiettorie avversarie (è infatti il 3° del Venezia per palloni recuperati, 44, in 13 presenze).

    HANS NICOLUSSI CAVIGLIA  
    PRESENZE 13
    GOL 3
    ASSIST 1
    % PASS RIUSCITI META’ AVVERSARIA 79

    Come possono farsi male? La Juventus ha dimostrato contro Stoccarda e Bologna di soffrire il disordine e la difesa uomo contro uomo con pressing asfissiante: se il Venezia riuscisse a portare questo livello fisico e di attenzione potrebbe essere dura per i bianconeri, al costo però di aspettarsi lanci e cambi di fronte che potrebbero mettere così sotto dura sopportazione la fase difensiva scricchiolante e lenta dei lagunari. La squadra di Thiago Motta sta iniziando a trovare le catene laterali con più facilità, alleggerendo un po’ il peso in termini di tocchi e di tempo trascorso lateralmente: la palla viene trasportata esternamente soprattutto nell’ultimo terzo, la costruzione oggi è più centrale e verticale; densità centrale e raddoppio laterale dovranno essere le contromisure ospiti, ma il giocatore che può sparigliare le carte a livello tattico può essere Weah, capace di arare con efficacia la corsia, ma attenzione anche a Kalulu, dove magari la Juve ha bisogno di contrastare il traffico in mezzo al campo portando un uomo in più, soprattutto se il Venezia si difenderà basso per poi ripartire.

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