Lunedì sera all’Olimpico di scena il secondo big match di giornata dopo Fiorentina-Inter: la Roma di Ranieri, reduce dalla sconfitta di Napoli e dall’ottimo pareggio in casa del Tottenham, affronta un’Atalanta che viaggia a ritmi quasi extraterrestri. Per i padroni di casa questo (13 punti) è il peggior risultato nelle prime 13 partite giocate in un torneo di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria; per l’Atalanta invece (28 punti) è il miglior risultato nelle prime 13 di A sempre nell’era dei tre punti. I giallorossi sono la squadra che conta più recuperi offensivi in questo campionato (111) e quella che vanta più possessi guadagnati nell’ultimo terzo di campo (65); i nerazzurri sono rispettivamente quinti (85) e terzi (56). La banda di Gasperini inoltre ha segnato 3 degli ultimi 6 gol in Serie A con cross dalle corsie laterali ed è, con l’Udinese, la squadra che ha segnato più gol da cross in questa stagione (7).
Ranieri sta provando a mettere a posto quantomeno la fase difensiva, andata totalmente in tilt durante la gestione Juric: baricentro più basso (vs Napoli 40m nel 1T, 54m nel 2T contro la media stagionale di 53.6m), che comporta meno invasione della metà campo avversaria con la palla senza rinunciare ai recuperi alti senza palla (sono stati ben 7 contro i partenopei, ben innescati da Pisilli e Angelino su tutti); minor invasione significa anche tenere i reparti più compatti lasciando meno spazi tra le linee e soprattutto una gestione delle marcature preventive molto più attenta e ordinata senza avere troppi metri da gestire alle spalle. La squadra di Postecoglu ha messo in seria difficoltà i capitolini, però hanno altrettanto concesso agli ospiti tante opportunità:
VS TOTTENHAM | |
XG | 2,3 |
TIRI TOTALI | 18 |
TOCCHI IN AREA AVVERSARIA | 30 |
PASSAGGI IN 3/4 AVVERSARIA | 140 |
RECUPERI TERZO OFFENSIVO | 7 |
Konè è forse il giocatore più determinante dei giallorossi e anche i numeri lo confermano: 1° centrocampista e 4° giocatore della Roma per % passaggi riusciti metà avversaria (87%), 2° nella Roma per pass riusciti ultimo terzo (82%), 1° nella Roma per % duelli vinti (56%), 1° nella Roma per duelli vinti (53). L’ex ‘Gladbach è un centrocampista totale: vs Napoli è stato molto ingabbiato anche da come è stata impostata la partita (prettamente in blocco basso e ripartenza), per cui in possesso prevalentemente è stato uno “spostatore orizzontale” della sfera, senza badare troppo alla qualità in verticale. La sua più grande capacità è quella di coprire una grande porzione di campo soprattutto da un punto di vista difensivo in supporto ai difensori e in copertura degli spazi tra le linee.
Dovbyk è un giocatore di cui la Roma ha estremo bisogno, soprattutto con l’abbassamento del baricentro. E’ il prototipo dell’attaccante verticale: non girovaga troppo per il campo appoggiandosi sulle fasce laterali, piuttosto preferisce rimanere come riferimento centrale (non alla Zirkzee o Morata per dirne 2) e rimanere dentro i pali della porta avversaria (come si insegna a scuola calcio). Il prossimo step/sfida è quello di innescarlo più facilmente in campo aperto smarcandolo preventivamente anche in zona laterale, dove i suoi movimenti sono meno leggibili per i difensori avversari. In possesso, invece, avvicinargli tanti uomini per dargli un appoggio facile e dialogare; con i compagni distanti fa fatica.
ARTEM DOVBYK | |
PRESENZE | 12 |
GOL | 4 |
TIRI TOTALI (IN AREA) | 26 (20) |
% CONVERSIONE IN GOL | 20 |
Lato Atalanta non si può non parlare del momento di forma straripante di De Ketelaere. E’ il vero regista offensivo dell’Atalanta: per funzioni ha sostanzialmente sostituito Koopmeiners, è lui il giocatore a cui ci si affida per addormentare i tempi del match o accelerarli per andare velocemente in profondità. Contro il Napoli Gasperini lo ha utilizzato come innesco per Lookman, costruendo da destra e isolando il nigeriano a sinistra in 1v1 con Di Lorenzo. CDK rispetto all’anno scorso riceve più volte la palla spalle alla porta più che in profondità con quei tagli diagonali dal centro verso l’esterno che faceva; la palla alle spalle e in posizione più bassa la prendeva, appunto, Koopmeiners.
TUTTE LE COMPETIZIONI | |
CHARLES DE KETELAERE | |
PRESENZE | 17 |
GOL | 4 |
ASSIST | 9 |
TIRI TOTALI X90’ | 2,4 |
OCCASIONI CREATE X90’ | 2,5 |
TUTTE LE COMPETIZIONI | |
CLASSIFICA ASSIST 2024 | |
1 – DE BRUYNE | 17 |
2 – DE KETELAERE | 16 |
3 – SALAH | 16 |
4 – BAENA | 15 |
5 – BRUNO FERNANDES | 15 |
La grande tenuta difensiva dell’Atalanta passa sicuramente anche dal tanto agognato terzo centrale di destra, con Godfrey ormai totalmente fuori dalle gerarchie (poco più di 60 minuti totalizzati in stagione) e il sopravanzamento definitivo di Kossounou. L’ex Bayer Leverkusen per caratteristiche va a replicare ciò che era Toloi qualche anno fa per Gasperini: cane da tartufo quando c’è da francobollare un avversario, invasore efficace quando bisogna accompagnare la manovra offensiva, senza essere necessariamente un regista difensivo; intensità e coraggio i due attributi principali. La sua esuberanza fisica lo aiuta sia ad entrare col pallone o senza palla nei corridoi interni, sia nel rincorrere gli avversari in campo aperto, oltre ad essere un mastino uomo su uomo. Autore di una grande partita contro il Parma settimana scorsa, di cui vi riportiamo i dati. La sua volontà di andare in sicurezza in possesso viene riflessa da questi dati: dei suoi 54 passaggi riusciti, i compagni a cui ha passato maggiormente la sfera vs Parma sono stati Hien (10), Cuadrado e Bellanova (9), Ederson (8). Tutti nel suo raggio d’azione. Palloni a Lookman? 0.
KOSSOUNOU VS PARMA | |
INGRESSI IN 3/4 AVVERSARIA | 12 |
PASSAGGI IN 3/4 AVVERSARIA | 17 |
DUELLI VINTI | 5/7 |
INTERCETTI | 2 |
FALLI COMMESSI | 0 |
Come possono farsi male? La Roma ha dimostrato anche nella partita vs Tottenham di subire molto le situazioni di parità (oltre che di inferiorità) numerica laterale, senza riuscire poi a opporre grande resistenza al limite dell’area sull’inserimento dei centrocampisti o il taglio degli attaccanti, che dentro l’area stessa. In tal senso l’Atalanta, che nella densità laterale con cambio di fronte e attacco del lato debole ha il suo punto di forza, deve senz’altro sfruttare quest’arma, magari portando più spesso Ederson o un altro centrocampista (una mossa a sorpresa in tal senso può essere Brescianini o Pasalic, anche per tamponare meglio la prima costruzione giallorossa) nei pressi dell’area di rigore e isolando Lookman nell’1v1 probabile con Celik, a meno di raddoppi. D’altro canto la squadra di Gasperini tende a farsi infilare centralmente e negli half spaces tra terzo di difesa e quinto, soprattutto con galleggiamento alle spalle della linea difensiva e rientro a mezzaluna, per cui spostare Konè qualche metro più avanti in possesso può essere un fattore. Attenzione anche ai duelli che l’Atalanta vorrà ingaggiare nella metà campo avversaria: la fonte di gioco primaria potrebbe essere sì Cristante per spostare la palla lateralmente oppure Pellegrini per provare le verticali, per cui ci si può aspettare che De Roon vada su Konè, Ederson su Cristante e Kolasinac prenda il capitano giallorosso per avere la parità numerica in mezzo, visto il probabile 3-5-2 di Ranieri.
Chi vincerà?