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    Finale Euro2024: chiavi di Spagna – Inghilterra

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    Oggi a Berlino andrà di scena la finale di Euro2024 che vedrà la Spagna di De La Fuente, 6 vittorie su 6, affrontare l’Inghilterra zoppicante (ma in via di guarigione) di Southgate, alla seconda finale continentale consecutiva dopo quella di Euro2020 contro l’Italia. In basso vi proponiamo dei dati riepilogativi sulle due compagini prima di addentrarci con l’analisi del match:

    SPAGNA INGHILTERRA
    Tiri x90′ 14,4 (2° in Euro2024) 8,7 (17°)
    Tocchi in area avversaria x90′ 19,1 (7°) 15,6 (12°)
    Intensità di pressione (PPDA) 9,9 (2°) 15,9 (16°)
    Passaggi nella trequarti x90′ 52 (8°) 59 (3°)
    Palloni persi x90′ 76,1 (5°) 76,5 (6°)

    Come la Spagna può fare male all’Inghilterra? Abbiamo apprezzato durante tutto questo mese la capacità delle Furie Rosse di gestione del pallone, di attacco della profondità e di sapere interpretare i momenti della partita, quasi come una squadra di club. Nella partita contro la Francia la reazione allo svantaggio è stata rabbiosa, e ha fatto male alla squadra di Deschamps con 2 concetti fondamentali: dare pochi riferimenti ai difensori avversari (Yamal) e inserimenti tra le linee (Olmo). Gli inglesi, con il solo Rice in mezzo a fare filtro, spesso soffrono gli uomini che galleggiano in rifinitura (come nelle partite contro Slovacchia e Olanda), sarà quindi chiave la posizione dell’ex Dinamo Zagabria.

    Cosa possono fare invece i Tre Leoni per colpire gli iberici? Le situazioni chiave sono due: lo spazio tra difensore centrale e terzino, sofferto quasi durante tutto l’arco del torneo, con evidenze molto visibili contro Croazia, Germania e Francia; l’altra è la pressione alta. Contro i tedeschi (e nei primi 15′ in semifinale) gli spagnoli hanno fatto fatica ad uscire con qualità e calma poiché gli avversari avevano preparato le contromisure affinché la palla la gestisse sempre Unai Simon, non sempre perfetto, causando errori nello smistamento corto o la costrizione al passante lungo, che in realtà poi nel secondo tempo dei quarti di finale è riuscito verso Carvajal. Con il nuovo 3-4-2-1 gli inglesi coprono meglio il campo in ampiezza, sarà quindi più semplice prendere i riferimenti in avanti, con qualche difficoltà invece in mezzo al campo dove sarà chiave la posizione di Bellingham e a turno di uno dei due terzi centrali di non finire in inferiorità numerica contro il palleggio dei ragazzi di De La Fuente. Saka e Foden rivestiranno un ruolo chiave: il primo per attaccare gli spazi tra Cucurella e Laporte, il secondo per costringere Fabian Ruiz ad abbassare il raggio d’azione.

     

     

    Sarà il terzo Europeo spagnolo o il primo inglese?

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