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    Euro2024: verso Francia – Portogallo

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    Stasera alle 21 Francia e Portogallo si daranno battaglia per un posto in semifinale della parte sinistra del tabellone in Euro2024, replicando la finale di 8 anni fa. Come per Spagna e Germania, il focus andrà sui terzini, in particolare i destri, delle compagini di Deschamps e Martinez, motori offensivi diversi ma ugualmente efficaci: da un lato Koundè e dall’altro Cancelo, facce diverse della stessa medaglia, ossia il Barcellona.

    Partiamo dal francese. 1° per passaggi chiave in tutto Euro2024 insieme a Kimmich (7), 4° per passaggi progressivi (45), è l’arma a sorpresa dell’ex allenatore della Juventus: spesso le difese avversarie si preoccupano (giustamente) del lato sinistro, provando ad inibire la forza sprigionata da Mbappè, Theo e in generale da tutta la catena; così facendo viene inevitabilmente lasciato spazio o centralmente o dall’altro lato, dove sguazza proprio l’ex Siviglia, libero di prendere la fascia per corsie laterali sfruttando il movimento interno di Dembelè o Griezmann, come successo contro il Belgio. La sua qualità nell’ultimo passaggio può rivelarsi un fattore, visti i tanti potenziali assist non realizzati durante la competizione causa imprecisione del reparto offensivo dei transalpini, alla ricerca ancora del gol su azione. In basso vi mostriamo la mappa dei tocchi del Galletto contro i belgi, evidenziando la sua capacità di arare la corsia e fissare l’ampiezza, allargando le difese avversarie e creando una situazione di potenziale superiorità numerica: che Nuno Mendes e Leao possano soffrire le sue discese?

    L’ex Man City ha un modo totalmente diverso di interpretare il ruolo: nel 3-4-3 ibrido di Martinez assume talvolta la posizione di terzino puro, a volte da ala, a volte anche da seconda punta vicino a Ronaldo come successo in svariate contro la Slovenia. La sua forza risiede nella qualità di saltare l’uomo e mettere la palla dove vuole, pensando da centrocampista, con più qualità se vogliamo di Koundè. Nelle prime partite si era osservata la posizione molto interna e anarchica di Bernardo Silva, mentre contro gli sloveni si è optato per tenere l’ex Monaco quanto più ampio possibile per togliere densità centrale in non possesso, creando spazi in cui potevano infilarsi i compagni. L’ex Inter tocca il pallone in media 3,3 volte in area avversaria in questo Europeo (2° tra i difensori) e gli riescono il 67% dei passaggi filtranti tentati (3°).

    A conferma di quanto Cancelo sia importante per gli iberici anche nella manovra e nella gestione del pallone, vi mostriamo la mappa dei passaggi e della loro direzione, orientata quasi sempre ad attaccare la porta. Sarà un problema per Theo Hernandez e Mbappè? E se Martinez dovesse scegliere Dalot, giocando più da centrocampista come contro la Repubblica Ceca, infilandosi negli half spaces, a volte sofferti dai francesi?

     

    Chi sarà decisivo?

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