Ieri l’Italia si è guadagnata l’accesso agli ottavi di finale di Euro2024 pareggiando all’ultimo respiro contro la Croazia.
La sfida di Lipsia ha messo di fronte due squadre forti ma non irresistibili: soprattutto nella prima parte del primo tempo i croati hanno messo a dura prova il palleggio e la sistemazione in campo degli azzurri, asfissiati dal dominio territoriale della squadra di Dalic e dall’intensità nella fase di non possesso. In basso vi mostriamo un’anticipazione di ciò che vedrete oggi su TrasformAzioni proprio di questo concetto (la clip replica un’azione avvenuta all’11’ del primo tempo):
Gli uomini di Spalletti hanno comunque retto e creato un paio di situazioni interessanti uscendo dalla pressione di Modric e compagni in più di un’occasione. Nel secondo tempo, invece, la Nazionale non è quasi mai riuscita ad impensierire gli avversari che hanno poi sfruttato una disattenzione difensiva dopo il rigore fallito dal giocatore del Real Madrid per spezzettare la gara quanto più possibile. Ci ha salvati un’incursione centrale di Calafiori, non seguito dai centrocampisti, che ha creato i presupposti per la creazione dello spazio disponibile per Zaccagni: l’uscita di Sutalo sul giocatore del Bologna ha costretto Stanisic a ripiegare su Scamacca, aprendo la strada al giocatore della Lazio.
I dati ci comunicano proprio le cose su cui l’Italia dovrà lavorare in vista dell’ottavo contro la Svizzera: ritornare ad avere confidenza con la palla tra i piedi.
CROAZIA | ITALIA | |
Intensità di pressione 1T (PPDA) | 10,3 | 25,6 |
Recuperi in metà campo avv | 35 | 28 |
Distanza media del tiro (m) | 12,8 | 17,5 |
Durata media possesso (sec) | 21’’ | 17’’ |