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    Da Tuttosport: “Motta, come lo usi Chiesa?”

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    Oggi su Tuttosport, grazie al nostro Adriano Bacconi, abbiamo realizzato in collaborazione con il quotidiano uno studio di compatibilità tra Chiesa e i principi di gioco di Thiago Motta. Partendo dalla sfida del Dall’Ara di lunedì scorso, sono state analizzate innanzitutto l’intensità in termini di velocità delle due squadre (tabella in basso). Motta chiede un possesso veloce con interscambi di posizione tra i giocatori, liberi di muoversi per aprire spazi: la velocità media dei suoi in azioni manovrate è stata più alta di quella dei bianconeri. La Juve presenta però una grande intensità in transizione (24 km/h), mentre le transizioni rossoblù sono più ragionate. In non possesso non c’è grande differenza di atteggiamento nella azioni manovrate avversarie, infatti il pressing non viene forzato. Nelle transizioni negative l’ex Genoa chiede una reattività immediata sulle palle perse, quindi il concetto di riaggressione è fondamentale (12,5 km/h medi), mentre la Vecchia Signora sta sotto i 10 km/h, segno dell’atteggiamento più conservativo.

    (Velocità media, in km/h) BOLOGNA JUVENTUS
    Manovrate offensive 20 16
    Transizioni offensive 18,5 24,1
    Manovrate difensive 7,8 7,9
    Transizioni difensive 12,5 10

    Passiamo a Chiesa. I due esterni utilizzati da Motta contro la Juve sono stati Odgaard e Ndoye, mentre l’ex Viola da seconda punta. I bolognesi hanno una copertura territoriale speculare, segno di grande attenzione tattica; entrano dentro la linea mediana del campo sia per prendere i corridoi interni, lasciando le fasce ai terzini, che per chiudere le diagonali in non possesso. Chiesa si muove in maniera più anarchica: quando la squadra costruisce si allarga a sinistra per ricevere palla sui piedi ed entrare in dribbling senza riempire l’area di rigore, senza invece mettere grossa intensità in non possesso (ha infatti una distanza per minuto inferiore, come si legge nella tabella in fondo). I compiti richiesti quindi sono diversi ma Chiesa già da questo colpo d’occhio non sembra avere la diligenza tattica che viene richiesta da Motta agli esterni.

    Fonte: Serie A.

    Veniamo ai numeri della partita: Chiesa è un ragazzo generoso, ha infatti una velocità in fase difensiva superiore a Ndoye. Il tema è quindi mentale, Thiago è molto esigente nella fase di possesso dove vuole un dinamismo senza soluzione di continuità, compito a cui Chiesa non è portato (e abituato). Due dati lo dimostrano in maniera incontrovertibile: la velocità media in possesso è bassa (6,4) così come la sua disponibilità a ricevere palla (66%).

    Distanza al minuto (m) Velocità in non possesso (km/h) Velocità in possesso (km/h) Disponibilità al passaggio
    Chiesa 232 7,3 6,4 66%
    Odgaard 241 8,5 8,8 73%
    Ndoye 241 7,1 7,4 71%

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