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    Euro2024, Girone F: Portogallo

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    Strafavorito del Gruppo F di Euro2024 e candidato alla vittoria finale: il Portogallo del ct Martinez e dell’intramontabile Cristiano Ronaldo. Girone di qualificazione vinto in scioltezza con 10 vittorie su 10, 36 gol fatti e appena 2 subiti, lasciando le briciole a Slovacchia, Lussemburgo, Islanda, Bosnia e Lichtenstein.

    La lista dei 26 è stata già diramata: mancano all’appello, per motivi diversi, giocatori come Goncalves, Guedes, Joao Mario, Andrè Silva, Rafa Silva, Guerreiro. Ciò la dice lunga sulla forza degli iberici. Nel 4-3-3 di Martinez ci sarà Diogo Costa in porta, imbarazzo della scelta per chi giocherà centrale con Pepe, Ruben Dias, Inacio, Antonio Silva, Danilo Pereira; sulle fasce Cancelo e Dalot con Nuno Mendes e Semedo pronti a subentrare. A centrocampo, come sempre, enorme qualità con Vitinha o Palhinha vertice basso, Ruben Neves e Bruno Fernandes a completare il reparto (attenzione a Joao Neves, classe 2004 del Benfica e Otavio); davanti una fucina di talenti incredibile: sembrano favoriti Bernardo Silva, Ronaldo e Leao, ma dove sta Diogo Jota? E Joao Felix e Goncalo Ramos? Un occhio anche al figlio d’arte Francisco Conceicao.

    In basso vi mostriamo le posizioni medie dell’amichevole contro la Svezia del 21 marzo, vinta 5-2: costruzione a 3 abbastanza chiara con Pepe (3), Ruben Dias (4) e Nuno Mendes (19), concedendo le avanzate sulla fascia destra a Semedo (che ricalca ciò che farà Cancelo). Ampiezza quindi asimmetrica con l’ex Barcellona a destra e Leao a sinistra, di conseguenza Bernardo Silva (10) viene dentro al campo, come suo solito, e si aggiunge ai centrocampisti in rifinitura per avere superiorità numerica in mezzo e lasciare l’1 contro 1 esterno al terzino. Palhinha (6) si abbassa per assistere la costruzione e fungere da schermo difensivo, con Bruno Fernandes (8) più di Nunes (23) ad inventare sfruttando i movimenti verticali sia incontro che in profondità di Ramos (9). L’ala del Milan isolata nell’1 contro 1, dove può essere devastante in campo aperto, attaccando la profondità con e senza palla. Attenzione sempre a Ronaldo…

    Il Portogallo è una squadra che ama palleggiare e tenere il possesso, un po’ come la Spagna, con la differenza che gli attaccanti lusitani hanno più potenza da elaborare in profondità, ciò quindi permette di tenere anche un baricentro più basso e cercare verticali improvviste in grado di innescare gli uomini offensivi e i terzini, in costante proiezione offensiva, soprattutto Cancelo. Nonostante il baricentro non altissimo e i possessi prolungati con fiammate improvvise, la squadra non si spacca perché ha in Palhinha (o Vitinha) un’ottima cerniera in grado di legare i due assi della squadra di Martinez. Forte sui palloni alti con la struttura dei centrali difensivi e di almeno altri 2/3 elementi, ha soluzioni da fuori con i suoi tiratori, può però soffrire se viene creata una superiorità numerica laterale mettendo in mezzo Cancelo o chi per lui, spesso fuori zona, e trovare quindi spazio alle spalle, su cui dovranno agire Pepe e Ruben Dias. Isolare quindi il lato difensivo debole del Portogallo è probabilmente il modo migliore di innescare 1v1. Attenzione anche alle imbucate centrali, dove il solo Palhinha fa vero filtro a centrocampo. Sotto i dati in EuroQualifiers, “sporcati” anche dalla poca consistenza delle avversarie nel girone (PPDA against pari a 23.8, 3° posto. Inoltre, 5.1 tiri subiti x90′, 4°):

    Possesso medio; pass filtranti x90′; pass progressivi x90′ 68% (3°); 11,4 (1°); 75 (5°)
    Tiri x90′; di testa; da fuori area 16,7 (2°); 31 (2°); 61 (2°)
    Cross fascia dx; sx 127 (1°); 92 (6°)
    Duelli difensivi vinti 64% (4°)
    Passaggi concessi (PPDA) 8,1 (5°)

    Giocatore chiave: Bernardo Silva. La sua posizione in campo è ancora da definire, forse lo si capirà di partita in partita, Martinez infatti lo ha impiegato sia da mezz’ala destra che da esterno, svolgendo però la stessa funzione di accentratore di gioco e passatore per eccellenza, venendo dentro al campo e creando spazi per i compagni. Da mezz’ala forse il Portogallo avrebbe meno equilibrio, da esterno un po’ di corse profonde in meno. Dal campo, però, non si può proprio togliere. In basso vi mostriamo la mappa dei passaggi ricevuti con il Man City, dove Guardiola gli disegna lo stesso compito:

    Giocatore sorpresa: Inacio. Pepe potrebbe avere bisogno di rifiatare, soprattutto tra la fase a gironi e gli ottavi di finale, dove i giorni di riposo tra una partita e l’altra non sono molti. Non è un nome nuovissimo, ma il difensore centrale dello Sporting Lisbona (classe 2001) quest’anno ha compiuto il salto di qualità che ci si aspettava per personalità, letture difensive e gestione del pallone. Ecco alcuni dati stagionali:

    Passaggi progressivi x90′ 7,9 (1° nello Sporting)
    Passaggi verso ultimo 1/3 x90′ 8,8 (1° nello Sporting)
    Dribbling difensivi vinti 60% (4° nello Sporting)
    Tackle+intercetti x90′ 2,6 (2° nello Sporting)
    Duelli aerei vinti 52% (5° nello Sporting)

    Il Portogallo arriverà in fondo?

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