Finisce la nostra disamina del Girone C di Euro2024 con l’Inghilterra di Southgate, una delle serie candidate al titolo dopo la finale persa 3 anni fa contro l’Italia e gli ottimi risultati nelle ultime edizioni dei Mondiali, senza però arrivare mai al trofeo.

Fuori Maddison, Maguire e Grealish. Questo la dice lunga sulla forza della rosa degli inglesi, che di certo non scopriamo oggi: Stones, Trippier, Walker, Alexander Arnold, Rice, Bellingham, Foden, Kane, Palmer, Saka; occhio anche a Konsa, Mainoo e Gallagher. Il 4-2-3-1 di partenza prevede Pickford tra i pali, Maguire e Stones centrali e Walker e Shaw terzini; a centrocampo coppia Rice-Arnold, Saka, Bellingham e Foden alle spalle di Kane.

Sotto vi proponiamo le posizioni medie dei britannici nell’amichevole contro il Brasile dello scorso marzo: si nota subito di come la squadra dell’ex ct dell’under 21 inglese abbia voluto dominare la partita fin da subito, riversando praticamente 8/10 all’interno della metà campo dei sudamericani; atteggiamento probabilmente indotto dagli ospiti stessi che in campo aperto potevano pescare con facilità Rodrygo, Vinicius e Raphinha. Rice si abbassa e diventa un difensore aggiunto in costruzione, lasciando Gallagher sulla sua verticale a presidiare la trequarti soprattutto a destra, visto che sul centrosinistra andava Bellingham. Le sorprese Gordon (Newcastle, 11) e Watkins (9) a completare il reparto offensivo con Foden a destra a fare un po’ ciò che vuole. Gli uomini offensivi sono lasciati molto liberi di spaziare e combinare come meglio preferiscono, soprattutto quando è Kane il riferimento, che permette a Bellingham di raccogliere gli spazi da lui creati, un po’ come al Real Madrid. Walker più prudente per non lasciare scappare Vinicius, con Stones in preventiva.

Se l’Inghilterra ha 1000 modi per fare male in avanti, costruendo da una parte e andando dall’altra oppure trovando le verticali quindi attacco-linea centrale, è in non possesso che può rischiare qualcosa soprattutto centralmente, dove il solo Rice dovrà garantire equilibrio; Alexander-Arnold, nonostante sia un difensore, non è un vero incontrista (o comunque meno di Gallagher). Durante le qualificazioni (nel girone, stravinto, che comprendeva Italia e Ucraina) è emersa la grande forza offensiva (anche se non devastante, soprattutto se paragonata a Portogallo e Spagna), il possesso spesso sterile, non concentrato nella metà campo avversaria, e qualche fragilità difensiva:

Giocatore chiave: Kane. Se il centravanti del Bayern sta bene, tutta la squadra gioca meglio e può beneficiare delle sue prestazioni direttamente (con gol o assist) o indirettamente (con movimenti e passaggi illuminanti). In basso vi mostriamo la mappa dei passaggi ricevuti dal numero 9 in questa stagione in Baviera: sembra un trequartista se non vi dicessimo chi è.

Giocatore sopresa: Gallagher. Sì, sarà Alexander-Arnold la spalla di Rice in mezzo, ma se occorrono maggiore forza fisica e inserimenti probabilmente lui è l’uomo giusto. Pochettino gli ha concesso molti minuti quest’anno e lui ha ripagato con 16 tra gol e assist, oltre a prestazioni di grande sostanza in mezzo. In basso i suoi dati nelle due stagioni al Chelsea, in cui emerge la sua enorme crescita, aggiungendo tanta qualità alla quantità:

Attenzione anche ad Adam Wharton, centrocampista classe 2004 acquistato a gennaio dal Crystal Palace, autore di 6 mesi ottimi e fresco di convocazione nella lista definitiva. Magari non lo vedremo protagonista in questo Europeo, ma chissà nei successivi…

Quanto andranno lontano i Tre Leoni?