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    Euro2024, Girone A: Ungheria

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    La terza squadra del Girone A di Euro2024 che approfondiremo è l’Ungheria di mister Marco Rossi, una delle mine vaganti del torneo: ha infatti vinto il proprio raggruppamento della fase di qualificazione, mettendo dietro di sé anche la Serbia.

    Le scelte del ct sono state già definite. Gulacsi tra i pali, difeso da 3 difensori nel 3-4-2-1 di partenza, che prevede il compagno di squadra Orban al centro; linea di 4 centrocampisti con Nagy (ex Bologna) a far coppia con Schafer, con Kerkez (ex Milan, oggi al Bournemouth) a sinistra. Davanti Sallai e Szoboszlai a supportare Varga, centravanti del Ferencvaros.

    In basso vi proponiamo le posizioni medie della sfida contro la Serbia dello scorso ottobre (vinta 2-1), in cui si nota innanzitutto la capacità di sapere difendere in blocco basso, portando solo uno dei difensori centrali (nello specifico Szalai, numero 4) in marcatura alta. La catena di sinistra è molto folta e composta da ben 4 giocatori, con compiti maggiormente difensivi in quell’occasione, finalizzati a bloccare le fonti di gioco e di fantasia della Serbia: Milinkovic-Savic, Gacinovic e Lukic. Questa catena ha però anche un grande potenziale offensivo e qualitativo, infatti Kerkez (11) e Szoboszlai (10) vengono spesso sfruttati come accentratori di gioco, in modo tale da liberare il veloce e potente Nego (7) sulla fascia opposta. Varga (19) e Sallai (20) sono molto liberi di muoversi su tutta la trequarti offensiva.

    Fonte: Sofascore.

    Nonostante all’Ungheria piaccia chiudersi e ripartire in velocità attaccando in verticale la profondità (4° per passaggi progressivi), comunque non disdegna il possesso e riesce a mantenere una grande intensità in non possesso scegliendo di aggredire l’avversario alto, aspettare a metà campo o fare blocco basso (PPDA sotto media). La qualità dei trequartisti e degli esterni consente anche di arrivare con facilità in area di rigore avversaria e di essere precisi, come dimostrano i dati su tocchi e tiri nello specchio.

    Possesso medio 58% (14° tra le qualificate)
    Passaggi progressivi x90’ 76 (4° tra le qualificate)
    % Parate 79% (9° tra le qualificate)
    Tiri in porta subiti x90’ 3,5 (17° tra le qualificate)
    Tiri in porta x90’ 5,6 (8° tra le qualificate)
    Passaggi concessi (PPDA) 10,3 (sotto media 13)
    Tocchi in area avversaria x90’ 17,1 (sopra media 15,7)

    Giocatore chiave: Szoboszlai. Il centrocampista del Liverpool è senz’altro il faro degli ungheresi, anche se quest’anno in Merseyside ha perso un po’ di confidenza con la porta (3 gol e 2 assist in Premier, nelle due stagioni al Lipsia fece 6 e 8), complici anche le nuove funzioni richiestegli da Klopp, che l’ha voluto molto più regista che rifinitore. In nazionale però dà il meglio di sé, nel girone di qualificazione ha infatti totalizzato 4 gol e 3 assist in posizione di trequartista di sinistra (come si vede nell’heatmap in basso relativo alla competizione).

    Fonte: Sofascore.

    Giocatore sorpresa: Kerkez. L’ex primavera del Milan ha vissuto una buona prima stagione in Premier con il Bournemouth, lontano però dalle ottime prestazioni con l’AZ Alkmaar dell’annata precedente dove realizzò 3 gol e 1 assist contro l’unico assist del 23-24, complice anche l’utilizzo da terzino in una linea a 4. Pur essendo molto potente e dotato di ottima tecnica, soffre sulle palle alte.

    Passaggi progressivi ricevuti x90′ 4,2 (3° nel Bournemouth)
    Dribbling difensivi vinti 71% (2° nel B.)
    Tackle+Intercetti x90′ 3,1 (3° nel B.)
    Tocchi in area avv x90′ 1,4 (1° tra i difensori del B.)
    Duelli aerei vinti 37% (13° nel B.)

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