Continuiamo la presentazione del Girone A di Euro2024 con la Scozia. La squadra di mister Clarke si è qualificata arrivando seconda nel girone di qualificazione alle spalle della Spagna, sopravanzando anche la Norvegia di Haaland e Odegaard.
In attesa delle scelte definitive, i britannici hanno perso per infortunio 3 uomini fondamentali: Jacob Brown, centravanti del Luton, Aaron Hickey (ex Bologna) e il bolognese Lewis Ferguson, uomo chiave della squadra. 3-4-2-1 di partenza con Gunn del Norwich tra i pali, difesa a 3 con terzo di sinistra Tierney (ex Arsenal e ora alla Real Sociedad), in mezzo Gilmour a dare geometrie con Robertson da quarto di sinistra; tridente composto da McTominay, McGinn (6 gol e 4 assist in stagione all’Aston Villa da trequartista, esterno o addirittura anche mediano), e Che Adams davanti (16 gol e 4 assist con il Southampton); occhio anche a Christie, Dykes (attaccante del QPR, potrebbe essere titolare) e soprattutto Shankland, 24 gol e 4 assist in Premiership con gli Hearts.
Da notare la capacità degli scozzesi di essere molto camaleontici e cambiare assetto conservando gli stessi uomini, infatti nelle ultime gare di avvicinamento all’Europeo sono stati utilizzati anche il 4-3-3 e il 4-2-3-1. I due tratti distintivi sono la capacità di rinculare in blocco basso, presidiando bene le zone centrali (sono forti sui palloni aerei, quindi concedono il cross), ma anche di sapere ripartire in verticale attaccando la profondità. In basso vi mostriamo le posizioni medie dell’ultima amichevole disputata il 26 marzo e persa per 1-0 contro l’Irlanda del Nord (con il passaggio al 4-2-3-1 a fine primo tempo): squadra molto offensiva, spinta anche dalla minor forza dell’avversario, in cui si nota una concentrazione di uomini a sinistra, la fascia con maggiore qualità, con Tierney (6) e Robertson (3) assistiti da Christie (11) e McTominay (4). Gilmour aiuta i difensori in costruzione e gli uomini offensivi sono liberi di muoversi.
Prendendo a riferimento i dati relativi ai gironi di qualificazione all’Europeo, si nota come la Georgia sia l’unica squadra che tiene meno della Scozia il pallone. La squadra di Clarke tira poco in porta, pur essendo molto pericolosa (xG medio pari a 1). Come da tradizione, gli scozzesi impostano molto le partite sullo scontro fisico, infatti sono in media per duelli aerei vinti e primi per falli. Riescono ad alternare pressione alta a pressione bassa, anche se privilegiano il contropiede.
Possesso medio | 47% (penultima tra le qualificate) |
% Porta inviolata | 50% (5°) |
Tiri/90’ | 10,3 (19° tra le qualificate) |
xG x90′ | 1 (media 1,5) |
Falli x90’ | 12,8 (1° tra le qualificate) |
Duelli aerei vinti | 13 (in media) |
Passaggi concessi (PPDA) | 12,9 |
Giocatore chiave: McTominay. Il centrocampista del Man United ha segnato 7 gol nel girone di qualificazione, divenendo un’arma fondamentale in zona-gol grazie ai suoi inserimenti: la mappa in basso mostra dove riceve il pallone, praticamente ovunque.
Giocatore sorpresa: Shankland. La punta degli Hearts ha fatto benissimo in campionato e punta a togliere il posto a Dykes. La sua caratteristica principale è quella di essere molto mobile, attaccare la profondità e dialogare con i compagni.
Gol | 24 (1° in Premiership) |
Tiri/90’; in porta | 3,7 (1°); 1,4 (1°) |
% Tiri in porta | 37% (6° negli Hearts) |
Assist | 4 (2° negli Hearts) |
Passaggi chiave x90′ | 1,4 (2° negli Hearts) |
% Dribbling riusciti | 43% (2° negli Hearts) |
Passaggi riusciti x90′ | 18,2 (1° tra attaccanti Hearts) |
Supereranno il primo turno?