Domani è in programma la finale di Conference League tra Olympiacos e Fiorentina, che vede per il terzo anno di fila un’italiana nell’ultimo atto della competizione. Snoccioliamo qualche dato dei greci, che giocheranno in casa ad Atene ma non nello stadio amico, e dei Viola nella competizione.
I biancorossi di Mendilibar, ex Siviglia, si schierano con un 4-2-3-1 che in non possesso si trasforma in un 4-5-1 con l’arretramento del trequartista (Ciquinho) sulla linea dei mediani e l’abbassamento degli esterni Podence e Fortounis; lo scopo è di chiudere gli spazi creando un blocco basso e, una volta recuperata la sfera, attaccare velocemente in verticale avvicinando tutti i 4 uomini offensivi. Alla squadra del Pireo non piace molto tenere il pallone, infatti è addirittura 28° nella competizione per possesso medio, ma nonostante ciò riesce a conservare un’ottima pericolosità offensiva, andando spesso al tiro.
Modulo | 4-2-3-1 |
Concetti chiave | Ripartenze, verticalità ed esterni dentro al campo |
Possesso medio | 45% (28° in Conference) |
Intercetti x90’ | 12,5 (4° in Conference) |
Tiri x90’ | 15 (7° in Conference) |
E rispetto alla squadra di Italiano? I dati che descrivono pienamente la differenza tra le due finaliste sono i contropiedi con tiro x90′ e il PPDA: come detto in precedenza i greci sono molto verticali e spietati, addirittura il 60% dei contropiedi finisce con un tiro, per un totale di 1,9 volte a partita (contro lo 0,4 della Fiorentina); la capacità di aggredire solo quando serve, alternando pressione intensa e meno intensa, è uno dei punti di forza (i viola invece tengono sempre lo stesso atteggiamento, che a volte provoca gol come quelli subiti all’andata della semifinale col Brugge da Thiago, in campo aperto).
OLYMPIACOS | FIORENTINA | |
Media gol | 2,3 | 1,9 |
Possesso medio | 45% | 63% |
(%) Contropiedi con tiro x90’ | 1,9 (60%) | 0,4 (18%) |
Passaggi progressivi x90’ | 68 | 86 |
Passaggi concessi (PPDA) | 12,2 | 7,9 |
Chi vincerà?