Ieri la Roma ha espugnato San Siro nel derby di Europa League contro il Milan grazie ad un gol su calcio d’angolo di Mancini. Quali sono state le chiavi tattiche del match?

Probabilmente le mosse “spacca-partita” sono state adoperate da De Rossi: Roma più attendista del solito che si schiera con un 4-4-2, El Shaarawy a destra per liberare Dybala da compiti difensivi e riempire la fascia ingaggiando un 2 contro 2 con Theo e Leao. I giallorossi in non possesso stavano con una sorta di linea di 5 difensori con a Paredes il compito di assorbire i movimenti di Loftus-Cheek (viceversa, in possesso Roma è l’inglese a stare sull’argentino). Dalle posizioni medie in basso si nota come Smalling sia stato a uomo su Giroud per evitare di farlo giocare sia palla a terra sia di testa, protetto bene dai suoi compagni di reparto, un po’ in stile mourinhano.

Questi accorgimenti non hanno permesso alla squadra di Pioli di fare la partita desiderata, nonostante aver creato molto; soprattutto nel primo tempo, il 10 rossonero è stato troppo dentro al campo vicino all’ex Montpellier, favorendo il compito dei difensori e in particolare di Mancini e Celik.

I numeri della sfida ci consegnano una chiave fondamentale: nonostante il Milan sia stato potenzialmente più pericoloso (xG quasi doppio a quello della Roma e 8 passaggi chiave in più), l’atteggiamento di attesa e la gestione del pallone della squadra di De Rossi hanno avuto la meglio, infatti il PPDA e la lunghezza media dei passaggi verso la trequarti offensiva comunicano il modo di difendere dei capitolini e la capacità di essere verticali e attaccare la profondità con al massimo 3 passaggi ma di lunga percorrenza, trovando soprattutto l’ex El Shaarawy.

Chi passerà il turno giovedì prossimo?