Stasera Anfield proporrà per la seconda volta nella storia delle competizioni UEFA la sfida tra Liverpool e Atalanta. La banda del Gasp vuole fare il colpo grosso, la squadra di Klopp vuole accoppiare la conquista della Premier all’Europa League. Quali sono le chiavi tattiche del match?

Prendendo a riferimento le posizioni medie dei Reds nella sfida pareggiata nello scorso weekend contro il Man United, si nota come la caratteristica principale sia la capacità di stare alti in entrambe le fasi, lasciando i 3 attaccanti molto vicini tra loro, in particolar modo Salah e Nunez; Diaz e Robertson invece liberi di ingaggiare il 2 contro 2 laterale. Ufficialmente era un 4-3-3, in realtà MacAllister ed Endo si stringono per comporre una linea di 2 mediani con Szoboszlai da collante offensivo per creare densità laterale a destra. Bradley fa il vero pendolino concedendo la costruzione a 3, poi accentuata con l’ingresso di Gomez (2).

E i nerazzurri? Partendo dalle posizioni medie in possesso contro il Napoli, ricavate con IMCOACH, si nota l’atteggiamento classico dei bergamaschi con Hien da libero, coppie di preventive Kolasinac-Ederson e Scalvini-De Roon per lasciare liberi gli uomini offensivi. Zappacosta prende la corsia e sta con i piedi sulla linea, Hateboer fa “il Ruggeri”. Pasalic entra da centravanti con Miranchuk più libero di spaziare e Scamacca che si smarca da fuori verso dentro.

In definitiva, come potrebbe svolgersi la partita? Il pressing uomo su uomo dell’Atalanta può dare fastidio al Liverpool, che a volte perde palloni in costruzione (vedi il gol di Bruno Fernandes domenica sull’erroraccio di Quansah); se però il Liverpool dovesse uscire dalla pressione avrebbe molto campo da attaccare. Dovrà essere bravo Gasperini ad alternare pressione alta e bassa. La catena di destra del Liverpool potrebbe spostarsi a sinistra, dove Scalvini si sgancia di più di Kolasinac.