Il Napoli ha quasi totalmente cambiato faccia con Calzona rispetto ai suoi predecessori di questa strana stagione 2023-24, in particolar modo Mazzarri. Gli azzurri sembrano aver ritrovato serenità, compattezza e ordine tecnico-tattico, non si sentono a disagio nell’affrontare né le partite più difensive (come contro la Juventus) né quelle più votate all’attacco. I dati ci dicono che i partenopei hanno ritrovato il palleggio corto fin dalla prima costruzione (i passaggi di Meret sono lunghi 6 metri in meno rispetto al periodo con l’ex allenatore dell’Inter) e hanno già realizzato lo stesso numero di reti della passata gestione, ma con 9 partite in meno. Forte l’indice PPDA associato alle pressioni nella metà campo avversaria: il Napoli recupera più velocemente il pallone e lo fa applicando meno pressioni di prima.
MAZZARRI | CALZONA | |
Gol fatti | 9 | 9 |
Lunghezza media passaggi del portiere (m) | 34 | 28 |
PPDA | 9,3 | 7,8 |
Pressioni nella metà campo avversaria | 64 | 62 |
La passing network della squadra di Calzona nella partita di domenica sera mette in risalto la centralità dei terzini in costruzione, più dei centrali, esattamente come il primo Napoli di Sarri con Hysaj e Ghoulam. Una mezz’ala va a prendere la profondità (Traorè come Hamsik), il centravanti si abbassa per fare entrare i compagni alle sue spalle, Politano con i piedi sulla linea (stile Callejon) e Kvara più dentro al campo (alla Insigne). Movimenti classici da 4-3-3: è tornata la simmetria sotto al Vesuvio?