Il Milan per l’ennesima volta si salva con il gol dalla panchina di Jovic: Udine, Salerno, Frosinone…tutte seguendo uno schema fisso: fuori un centrocampista (o un esterno), via libera alla doppia punta con il 4-4-2. L’heatmap stagionale di Jovic (11 presenze su 15 dalla panchina, praticamente tutte al fianco di Giroud) afferma come sia un giocatore molto posizionale, svaria molto meno del compagno di reparto e diventa proprio il serbo il riferimento finale soprattutto in area di rigore, attaccando la profondità nel secondo tempo di gioco.
L’ex Real Madrid è un attaccante di manovra e raccordo, probabilmente ha bisogno di un partner con cui dividersi il campo negli ultimi 30 metri: essendo molto anarchico necessita di qualcuno che vada a riempire gli spazi da lui creati più o meno volutamente. Riesce a proteggere il pallone sfruttando la sua forza fisica e capacità di fare perno con il piede d’appoggio per trovare spesso anche in un solo tocco la traccia per i compagni, cogliendo spesso l’esterno o l’imbucata.
Il Milan farebbe bene a passare al doppio centravanti?