L’Inter ha vinto 0-1 a Firenze e, con una partita in meno e lo scontro diretto da giocare a San Siro tra meno di una settimana, ha servito il controsorpasso alla Juventus. E’ stata una partita di sofferenza quella andata in scena al Franchi per la squadra di Inzaghi: è andata davvero così? Il dato forte di ieri sera è quello relativo alla percentuale di possesso nella propria metà campo: i nerazzurri hanno manovrato il pallone sotto la metà campo nell’82% del tempo e, come loro solito, sono stati più pericolosi in transizione che in manovra.
FIORENTINA | INTER | |
% Possesso nella propria metà campo | 70% | 82% |
Pericolosità azioni manovrate | 61% | 48% |
Pericolosità azioni di transizione | 59% | 59% |
L’atteggiamento maggiormente difensivo dell’Inter è facilmente riscontrabile nelle posizioni medie in possesso avversario: tutti gli effettivi stazionavano sotto la linea di metà campo a formare un 5-3-2. Il baricentro medio in non possesso infatti è stato a 41 metri, con gli uomini dell’ex Lazio distribuiti su una lunghezza media di circa 29 metri, a confermare la capacità tattica di stare ordinati, compatti e corti.
Per rafforzare il concetto, si sono prese le heatmap (fonte: Sofascore) di Darmian e Carlos Augusto, che ieri erano gli esterni nel 3-5-2, e le si sono paragonate con le loro ultime partite giocate da titolare in quei ruoli: per il primo, la finale di Supercoppa (vista l’assenza di Dumfries), per il secondo, la partita vinta a San Siro 2-1 contro il Verona qualche settimana fa. Generalmente i quinti prendono l’ampiezza, vengono dentro al campo e attaccano la profondità: ieri sia l’ex Torino che il brasiliano non l’hanno quasi mai fatto.