Il Brighton incanta l’Inghilterra da quasi un anno e mezzo, grazie al suo allenatore, Roberto De Zerbi. Qual è la chiave del suo gioco? Innescare il più possibile le “transizioni artificiali”: nella propria metà campo, il suo giocatore (spesso il centrale difensivo) tiene il possesso individuale per molti secondi, fermando il pallone con la suola, per indurre la pressione dell’avversario, così facendo si crea campo alle spalle e si attaccano gli spazi verso la porta avversaria.
I punti di forza dei “Seagulls” sono la gestione del pallone nello stretto, il dominio territoriale e la difesa alta (le azioni difensive in media avvengono a 19 metri dalla porta), caratteristica che permette più recuperi in aggressione nella metà campo avversaria. Di contro, la fragilità difensiva degli uomini di De Zerbi probabilmente è data proprio da questo elemento. Di seguito alcuni dati (fonte: FBREF) di questa stagione.
Goal fatti (xG) | 33 (28.2) |
Goal subiti (xGA) | 30 (25.2) |
Clean sheets | 0 |
Tiri | 252 (5° in Premier) |
% tiri nello specchio | 40.5% (1°) |
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Passaggi brevi riusciti (da 4 a 12 metri) | 4934 (1°) |
Passaggi medi riusciti (da 13 a 25 metri) | 3892 (2°) |
Passaggi lunghi riusciti (oltre 25 metri) | 631 (8°) |
Azioni da tiro/90’ | 26.88 (5°) |
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Distanza media di tutte le azioni difensive dalla propria porta | 18.7 metri (1°) |
Contrasti | 266 (17°) |
Contrasti vinti | 153 (18°) |
Tocchi in area avversaria | 519 (5°) |
Duelli aerei vinti | 194 (16°) |
% duelli aerei vinti | 54% (4°) |
Per dare idea della mancanza di continuità in termini di compattezza del Brighton, prendiamo le posizioni medie (fonte: Sofascore) vs Chelsea (persa per 3-2) e vs Arsenal (persa per 2-0).
Lunghi e alti contro il Chelsea, compatti e bassi con l’Arsenal: due scelte diverse che non hanno pagato. Alcuni sostengono che De Zerbi sia “integralista”: sicuri che sia vero?