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    Verso Atalanta – Udinese: Runjaic a casa del Gasp

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    Domenica alle 12.30 Atalanta e Udinese se la vedranno al Gewiss Stadium. I nerazzurri sono in uno stato di forma impressionante (18 gol dal mese di ottobre, la migliore nei top 5 campionati europei) e vengono dalla bella vittoria di Stoccarda; i friulani hanno perso un po’ il contatto con le posizioni nobili della classifica. L’Atalanta non ha subito gol nelle ultime 2 e potrebbero tenere la porta inviolata per 3 partite di fila in Serie A solo per la seconda volta dal 2020/21, dopo la prima tra settembre e ottobre 2023. Dopo essere rimasta imbattuta per 5 trasferte consecutive, l’Udinese ha perso le ultime 3: non subiscono più sconfitte esterne di fila in A da aprile-maggio 2023 (5 in quella occasione con Sottil in panchina).

    Gasperini può contare su una difesa di ferro: se in Champions League non ha ancora subito gol in 4 partite, dopo un inizio shock in campionato (12 gol subiti nelle prime 6) ora i bergamaschi hanno raddrizzato il tiro e hanno subito appena 2 gol nelle ultime 5. Un’attenzione difensiva che passa sicuramente da una miglior condizione fisica del reparto arretrato, ma anche da un supporto maggiore dei centrocampisti, con una fase di non possesso che in generale ha subìto una variazione rispetto alle passate stagioni: si tende ad andare uomo contro uomo solo nella metà campo avversaria e in situazioni di costruzione, per poi serrare le linee e portare tanta densità in zona palla nella propria metà, lasciando agli avversari come via di fuga il cambio gioco.

    2 le mosse che hanno permesso a Gasperini di incartare il Napoli di Conte: nella fase di non possesso, si è optato per assegnare ai 3 difensori il tridente partenopeo, poi De Roon su McTominay, Ederson su Anguissa e, la scelta che poi si è riflessa anche sul possesso, il sorprendente Pasalic (che ha panchinato Retegui) su Gilmour; così facendo, senza un vero riferimento, passiamo alla seconda mossa, ossia non dare i riferimenti ai difensori del Napoli che vanno a nozze contro attaccanti statici e da area di rigore. In tal maniera si è permesso di allargare le maglie azzurre con Lookman e De Ketelaere, isolando il nigeriano sul lato sinistro e mandando fuori giri Di Lorenzo.

    L’Udinese invece sta mettendo in campo delle prestazioni altalenanti: nelle gare in cui ha vinto ha tenuto maggiormente il pallino del gioco, è stata più propositiva e di conseguenza ha anche concesso meno agli avversari. Quando invece rinuncia e prova a fare la “vecchia Udinese”, i risultati hanno fatto fatica ad arrivare (quando non ha vinto ci sono stati comunque anche fattori di puro calendario, è chiaro che se giochi e perdi contro Juventus, Milan e Inter i dati offensivi sono al ribasso).

    VINCE NON VINCE
    BARICENTRO MEDIO 51,2 49
    TIRI TOTALI X90’ 12,2 10,2
    TIRI SUBITI X90’ 11,8 15,5
    PASSAGGI 3/4 AVVERSARIA X90’ 100 91
    POSSESSO MEDIO 50% 40%

    La squadra di Runjaic rimane comunque molto pericolosa, dimostrando a più riprese diversi modi di attaccare: densità laterale (quinto, mezz’ala di competenza e la seconda punta che si sfila, a volte portando anche a degli scambi di posizione con gli esterni che prendono i corridoi centrali e le mezz’ali che si allargano), isolamento di Thauvin con attacco del lato debole e, come arma sempre in caldo, l’attacco diretto (lancio su Lucca e si lotta sulla seconda palla).

    Come possono farsi male? Si è visto per tutto questo inizio di stagione, l’Udinese fatica a fronteggiare gli inserimenti negli half spaces, un po’ come l’Atalanta (anche se ora ha limato questo difetto), soprattutto quando fa fatica a prendere i riferimenti, con i difensori spesso lenti sia in velocità che nelle letture (vedasi le difficoltà avute con Cambiaso 1 settimana fa), quindi potremmo aspettarci o Pasalic in mediana o comunque Ederson più presente nell’ultimo terzo di campo. Allo stesso tempo la banda del Gasp ha dimostrato anche contro il Napoli i difetti di marcatura sui calci piazzati nella zona del secondo palo, spesso in inferiorità numerica: la forza fisica dei friulani può essere un fattore in tal senso.

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