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    Derby della Mole: fattore Conceiçāo ed i problemi difensivi granata

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    Juventus e Torino arrivano al 159esimo Derby della Mole da periodi e sensazioni differenti. In campionato il gruppo di Thiago Motta risulta ancora imbattuto, tuttavia ottenendo i tre punti allo Stadium in sole due occasioni. Il Toro ha perso cinque delle ultime sei gare di Serie A, con la porta di Milinkovic-Savic diventata tiro al bersaglio per gli avversari: ecco perchè sabato è anche sfida tra la squadra -i bianconeri- che ha subito meno tiri (93) e meno tiri nello specchio (27), e quella -i granata- ad averne concessi di più sia in generale (188) che nello specchio (58, come il Venezia). Ad evidenziare le difficoltà difensive granata ci pensano persino i premi individuali, con Milinkovic-Savic che ha già vinto il premio MVP in ben tre occasioni quest’anno (contro Venezia, Lecce e Como).

    CLASSIFICA TIRI IN PORTA SUBITI  
    1 – TORINO 58
    2 – VENEZIA 58
    3 – VERONA 56
    4 – LECCE 55

    Un ulteriore dato che contrappone quasi agli antipodi gli storici rivali concerne la creazione della superiorità numerica: la Juventus è la formazione che conta sia in generale che in percentuale più dribbling riusciti in questa Serie A (94/170 – 55%), mentre al contrario solo l’Inter (29/93 –  31%) ha un dato peggiore dei granata (38/105 – 36%).

    Dicesi dribbling e viene subito in mente Francisco Conceiçāo, con cui la Juventus sembra approcciarsi alla partita in una certa maniera: quando Thiago Motta schiera titolare l’esterno portoghese figlio d’arte, la Juventus applica un’importante densità laterale a destra, evidente soprattutto nella partita contro l’Inter, contro cui gli attacchi bianconeri si sono concentrati per il 49% sul lato destro. Con Conceiçāo a destra, la Juventus concentra molti uomini in zona palla per creare molte linee di passaggio (specie su Cambiaso, uno dei più coinvolti come si evince dalla grandezza del cerchio) per costringere gli avversari a delle scelte. 

    Tale approccio produce tre vantaggi: crea superiorità numerica, disordina la struttura avversaria ed isola nell’ 1vs1 l’esterno offensivo nell’ampiezza opposta sul lato debole (solitamente Yildiz). Tra Cambiaso e Conceiçāo vive calcio relazionale: nel derby d’Italia, Conceiçāo è il giocatore verso cui Cambiaso ha effettuato più passaggi, ben 16. Viceversa, vale altrettanto da Conceiçāo a Cambiaso con ben 8 passaggi.

    Nella partita contro il Lille invece, dove Conceiçāo è stato nuovamente schierato titolare, la ripartizione degli attacchi offre un divario minore tra le due catene, ma comunque evidenzia e conferma una preferenza per il lato destro (44% contro 30% sul lato sinistro e 21% centralmente). Anche in questa partita, la relazione tra il portoghese e Cambiaso è forte: il giocatore a cui il portoghese ha passato di più il pallone è sempre Cambiaso (10), ricevendo dall’italiano 8 palloni. Tuttavia, il valore aggiunto che sta inaspettatamente offrendo Conceiçāo, per via della sua struttura fisica da brevitipo, concerne i duelli vinti: all’interno dei 90° minuti, è il giocatore della Juventus che vince più duelli. In attesa del recupero di Nico Gonzalez, Conceiçāo appare molto più di un’alternativa.

     

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