È tempo di derby d’Italia. È tempo di Inter-Juventus, una sfida che si pone come primo test importante per l’ex di giornata Thiago Motta. La Juventus giunge a San Siro con una certezza: la difesa. Al netto dell’infortunio di Bremer, la Juventus rimane la squadra nei top con meno gol subiti (1), meno tiri subiti in porta (11) e meno goal attesi contro (solo 3.4).
Se la difesa brilla, la fase offensiva rimane un importante punto interrogativo, dove ben il 45% dei gol provengono da Vlahovic. Il caso più eclatante coinvolge Kenan Yildiz, il cui ultimo tiro in porta risale alla partita contro il Napoli. In termini realizzativi, la Juventus è 9° con 11 gol fatti al pari di due neopromosse, Como e Parma. Verona e Torino hanno segnato di più, rispettivamente con 12 e 14 reti realizzate.
Circa i gol attesi, producono di più Cagliari e Parma (12.1 e 11.8) della Juventus. Tuttavia, il dato sui tiri lascia il tempo che trova: squadre come Lecce, Como, Parma tirano più della Juventus, sebbene i bianconeri tirino più del Napoli (13° con 31 tiri in porta). Ciò che manca ai bianconeri appare essere una maggior precisione sotto porta: solo 14°, con l’avversaria Inter altrettanto solo 12° con un 44%. Non a caso, la Juventus risulta 4° per legni colpiti (5).
Se la Juventus dovrà rinunciare a Bremer, l’Inter dovrà fare altrettanto con il suo faro di centrocampo Calhanoglu: ecco allora Barella che dovrà nuovamente interpretare il ruolo da play come fatto già a Roma.
Ma alla fine, le grandi partite vengono decise da grandi attaccanti: Dusan Vlahovic (15) e Marcus Thuram (13) sono i due giocatori che hanno segnato più gol in Serie A nell’anno solare 2024 (seguono Lautaro e Retegui a 12). Del resto, se prima era Thuram che fungeva da seconda punta di raccordo girando attorno a Lautaro, ora è l’argentino che occupa lo spazio di rifinitura, come si intravede dalla heatmap della sua partita contro la Roma.
Troppo presto per definirlo un incrocio scudetto, mai scontato definirla LA partita per eccellenza. Buon derby d’Italia a tutti.