More

    Lazio – Empoli: attacco contro difesa?

    House of Calcio ti porta allo Stadio: scopri i benefit della settimana

    Gioca e accumula FUNPOINT per avere la chance di finire in tribuna.

    House of Calcio ti porta allo Stadio: scopri i benefit della settimana

    Gioca e accumula FUNPOINT per avere la chance di finire in tribuna.

    Domenica alle 15 è in programma la sfida tra Lazio e Empoli, due squadre che hanno sorpreso in questo inizio di stagione ma per motivi diversi: i biancocelesti di Baroni per la facilità di attaccare la porta e la varietà di soluzioni offensive, mentre i ragazzetti di D’Aversa hanno fondato le loro prestazioni su un’ottima tenuta difensiva (appena 2 gol subiti, 2° miglior difesa del campionato). La Lazio è rimasta imbattuta nelle ultime 11 sfide contro l’Empoli in Serie A, vincendone 9; l’ultimo successo risale al 2015 (1-0). Gli azzurri sono rimasti imbattuti nelle ultime 8 di campionato e potrebbero registrare 9 gare consecutive senza sconfitta per la prima volta in Serie A nella loro storia.

    Partiamo dai padroni di casa: il 4-2-3-1 dell’ex allenatore del Verona sta dando i suoi frutti in fase offensiva. La capacità di portare velocemente il pallone sugli esterni permette ai terzini e a Zaccagni di potere fungere realmente da registi, più di Rovella e Guendouzi che sono coloro che appunto hanno il compito di trasmettere il pallone lateralmente (o trovando direttamente Dia) e poi di accorciare in avanti per raccogliere le seconde palle. Contro il Torino (come nella mappa in basso) la volontà dei romani è quella di portare la palla a sinistra avendo così due soluzioni, o continuare su quell’out con Tavares oppure cambiare fronte trovando Isaksen isolato.

    L’uomo in stato di grazia è assolutamente Dia, autore di 5 gol nelle ultime 5 in tutte le competizioni, 11 tiri di cui 8 nello specchio e il 47% di conversione in gol, un dato enorme. Dalla mappa delle posizioni medie della Lazio (sopra), si nota come il numero 19 e Castellanos siano abbastanza sovrapponibili l’uno con l’altro, con la differenza che l’ex Salernitana coglie gli spazi aperti dall’argentino e si abbassa per aiutare il palleggio biancoceleste. La mappa dei tocchi ci fa notare come il senegalese sia chiamato ad occupare il centrodestra per ricreare una situazione di parità numerica laterale, visto che Isaksen tende a prendere la profondità più di quanto faccia Zaccagni a sinistra, per poi attaccare il secondo palo.

    E l’Empoli? La squadra di D’Aversa ha impostato molte delle sue partite attendendo l’avversario e attaccando forte in ripartenza, andando da una parte all’altra con continui cambi di fronte e ricerca dell’uomo libero, soprattutto sul secondo palo come succede molto spesso con Gyasi; è quindi una squadra tremendamente verticale e che non ha nel palleggio uno dei punti di forza non avendo dei veri palleggiatori (18° per passaggi nell’ultimo terzo a partita, 77). Come si vede nella mappa sotto, gli azzurri tendono ad avere un baricentro basso anche in possesso, che gli permette di preparare con grande efficacia anche le marcature preventive soprattutto lateralmente. Attenzione alla posizione di Henderson (8), vero invasore degli spazi aperti da Esposito, e di Anjorin (6) che si abbassa per dare un po’ di qualità alla manovra. L’atteggiamento di Gyasi e Pezzella diventa fondamentale per garantire profondità, in una squadra che lancia molto (9° per passaggi lunghi, dato che se considerato in rapporto al possesso palla medio, ultima con il 34%, fa riflettere molto). Il 3-4-2-1 di partenza è camaleontico, passando a 5 in non possesso e facendo sganciare Goglichidze sulla corsia in possesso, rimanendo da appoggio, mente Viti rimane più vicino a Ismajili.

    Come possono farsi male? La Lazio è una squadra che soffre molto le ripartenze perché porta tanti uomini nella metà campo avversaria, tralasciando a volte le coperture preventive, anche se può contare sul senso della posizione dei due mediani, che fanno da veri e propri tappabuchi. Un Empoli che riesce a cambiare fronte molto rapidamente, soprattutto provando a isolare Gyasi dal lato di Tavares, può essere un’arma per vincere la partita. L’Empoli invece ama difendere in blocco basso e fa fatica ad uscire dalla pressione, quindi una Lazio che aggredisce bene in avanti potrebbe togliere tempo e spazio ai toscani in costruzione. Attenzione anche ai 2v2 laterali: la doppia punta laziale potrebbe creare molto fastidio, prendere i riferimenti per i 3 centrali azzurri potrebbe essere complicato, liberando di conseguenza un uomo se i centrocampisti non fanno le scalate con i tempi giusti. Tanti gol?

    Tag Cloud:

    Ultime notizie: