Dominante, imprevedibile, solida: la Spagna di De La Fuente è la squadra che ha espresso fino ad ora il calcio più bello e convincente.
Per scoprire i suoi segreti dobbiamo analizzare il suo principale punto di forza: il centrocampo. Le furie rosse dominano dal punto di vista del possesso palla, che esprime con una qualità magistrale, con una percentuale di passaggi riusciti che sfiora il 90%, e che perlopiù si svolge nella metacampo avversaria.
Ci sono due giocatori chiave: il primo è Rodri, che si sta confermando fra i centrocampisti migliori al mondo, inventato, plasmato e costruito da Pep Guardiola. Nell’ultima partita contro la Georgia ha toccato 129 palloni, quasi tutti nella trequarti campo avversaria, con soli due palloni persi.
Il secondo è Fabian Ruiz, vecchia conoscenza del calcio italiano, che sembra davvero trasformato: più veloce e più dinamico rispetto al Fabian del Napoli. E’ interessante vedere la sua distribuzione dei passaggi e le zone in cui recupera palla, perché li fa nella zona opposta rispetto a dove palleggia: in effetti Ruiz va a chiudere le linee di passaggio all’interno del campo, facendo scattare la trappola della Spagna: il recupero alto.
La Spagna di De La Fuente con i sue due assi di centrocampo dovrà dimostrare tutte queste qualità anche contro la Germania, in quella che si prospetta a tutti gli effetti una finale anticipata.