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    Euro2024, Girone B: Croazia

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    Nel girone dell’Italia, oltre alla Spagna di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente, ci sarà anche la Croazia di Dalic, arrivata seconda alle spalle della Turchia nel girone di qualificazione.

    Le scelte sono già definitive, in una squadra in rinnovamento ma con tante certezze: 4-3-3 di partenza (potrebbe vedersi anche un 4-2-3-1) con Livakovic tra i pali, Gvardiol a comandare la difesa; in mezzo campioni e qualità con Kovacic, Brozovic e Modric (con Sucic e Baturina a inseguire); davanti Pasalic da esterno alto di destra, Kramaric a sinistra e Petkovic centravanti.

    La Croazia è una squadra che riesce ad alternare il dominio tecnico e territoriale all’attesa in blocco basso e ripartenza: in basso vi proponiamo le posizioni medie della sfida contro la Turchia dello scorso ottobre, in cui si nota come siano a turno Brozovic (11) e Kovacic (8) ad abbassarsi per supportare Sutalo e Gvardiol in costruzione, con Modric che si avvicina molto alla linea degli attaccanti per essere lui il rifinitore e dare il passaggio illuminante; ai croati piace stare molto vicini per potere sfruttare le qualità tecniche nello stretto e sfruttare l’ampiezza con i terzini grazie all’ingresso dentro al campo degli esterni che fungono da centrocampisti aggiunti (Pasalic 15 e Brekalo 14). In quell’occasione giocò Musa (18) da centravanti, con Petkovic invece l’area di rigore viene riempita molto di più, con la pecca che se l’ex Catania viene lasciato troppo isolato non riesce ad essere incisivo.

    Fonte: Sofascore.

    La Croazia è una squadra molto pericolosa per i motivi che vi abbiamo appena descritto perché può decidere di impostare la partita un po’ come vuole; può anche gestire i ritmi attraverso il possesso soprattutto se si trova in vantaggio Bisogna però sottolineare che gli esterni sono vulnerabili e spesso viene concesso il tiro da fuori. Ecco i dati nelle qualificazioni:

    Possesso medio 66% (5°)
    Tiri/90′ 15,7 (3°)
    Tiri subiti x90′ 7 (14°)
    Passaggi concessi (PPDA) 9,6 (12° tra le qualificate)
    Attacchi in profondità x90′ 12 (5°)

    Giocatore chiave: Modric. Quest’anno al Real ha giocato poco, molto spesso subentrando, quindi ha perso forse un po’ di ritmo (visti anche i 38 anni) ma sicuramente è riposato e tirato a lucido. E’ il faro della Croazia e l’uomo in grado di scardinare le difese avversarie con passaggi e dribbling. In basso vi mostriamo la mappa dei passaggi chiave effettuati al Real Madrid quest’anno.

    Giocatore sorpresa: Sucic. Il trequartista classe 2002 del Salisburgo è uno degli astri nascenti del calcio mondiale. Dotato di grande struttura fisica (è alto 1,85m), quest’anno ha partecipato a 10 gol tra realizzazioni e assist (4 e 6), ancora poco per fare la differenza definitivamente. I margini di miglioramento sono enormi e in questa selezione può giocare da mezz’ala, da esterno o da trequartista in caso di 4-2-3-1.

    Tiri/90′ 1,8 (4° nel Salisburgo)
    Gol/tiro in porta 0,17 (15°)
    Big chances create 10 (3°)
    Passaggi chiave x90′ 2,1 (1°)
    Dribbling riusciti 2,1 (73%) (3°)

    Quanto andrà avanti la Croazia?

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