Ennesimo atto della sfida che regala più spettacolo nel mondo calcistico. Quali sono state le chiavi tattiche della sfida del Bernabeu e cosa potrebbe succedere stasera?
Lato Real Madrid: 8 giorni fa sono saltati subito all’occhio due elementi, ossia Rudiger a uomo su Haaland, Rodrygo a sinistra vicino a Vinicius per creare densità da quella parte, che ha portato Bellingham in posizione di centravanti, trovando però pochi spazi. Fondamentale la posizione di Valverde, a fisarmonica: in non possesso ha ricoperto la posizione di mezz’ala destra, in possesso si allargava per prendere tutta la corsia destra e gettarsi anche in area di rigore avversaria, sfruttando lo spazio creato dal dirottamento di Rodrygo proprio a sinistra. Mendy più basso rispetto a Carvajal per contrastare la catena di destra del City.
Guardiola ha provato ad innescare maggiormente la catena di destra avvicinando Foden a Bernardo Silva. In costruzione, ma anche in non possesso, difesa a 3 con Akanji e Gvardiol insieme a Stones, mentre Ruben Dias molto staccato, quasi da libero. Stasera torna De Bruyne, a meno di altri problemi intestinali: giocherà al posto di Kovacic in coppia con Rodri oppure sotto punta vicino a Haaland con Bernardo Silva in mezzo al campo?
Chiavi definitive: l’atteggiamento attendista del Real ha funzionato in parte, perché avere un baricentro più basso ha permesso ai blancos di trovare spazi alle spalle della linea di centrocampo dei Citizens; meno efficace in non possesso, come in occasione dei gol di Foden e Gvardiol in cui i madrileni sono stati pigri in uscita; Nacho al posto di Tchouameni può dare cose diverse in marcatura vera e propria e potrebbe prendere, forse, De Bruyne. Guardiola lascia volutamente Haaland molto alto e da boa per allungare la difesa avversaria e creare più spazio per gli altri; altro fattore fondamentale sono i “mezzi dribbling” sull’esterno, che hanno permesso al Man City di schiacciare la difesa avversaria sul lato interessato per poi trovare lo scarico e calciare in porta (vedi, appunto, i gol del 2-2 e del 2-3 con Grealish e Bernardo Silva).