Dopo il 2-1 dell’andata il Borussia Dortmund di Terzic è chiamato alla rimonta davanti al muro giallo contro l’Atletico di Simeone. Cos’è successo all’andata e cosa potrebbe succedere stasera?
All’andata l’Atletico si è schierato con il suo ormai classico 3-5-2, variando però un paio di posizioni per cercare di attaccare i punti deboli del Borussia: la posizione alta di Llorente da mezz’ala destra, a differenza di quella di De Paul, ha permesso ai madrileni di sfruttare a destra il corridoio interno, mantenendo comunque la parità numerica a centrocampo abbassando l’argentino (“alla Barella”) vicino a Koke e alzando Gimenez che andava a uomo su Fullkrug. A sinistra Lino molto più alto di Molina che ha tenuto basso Ryerson.
Sponda Borussia Dortmund: si è ripetuto l’atteggiamento a imbuto dei gialloneri che si era visto nella sfida di qualche settimana prima contro il Bayern, con Fullkrug molto lontano dalla porta e scortato da Gimenez, quindi Adeyemi e Sancho a chiudere un 4-3-1-2 atipico, sfruttando poco l’ampiezza se non con i terzini. Can da schermo davanti la difesa, con Nmecha e Sabitzer da mezz’ali per stabilire la parità numerica in mezzo, con i colchoneros che sappiamo essere bravi nel portare almeno 5 uomini a metà campo.
Chiavi definitive: il pressing alto alternato dei madrileni ha creato problemi ai tedeschi, vedi il gol di De Paul con 5 un contro 5 uomo su uomo e l’occasione all’80’ di Griezmann e Lino; d’altro canto la squadra di Terzic è brava a concentrare la pressione in zona-palla, evidenziando le criticità dei biancorossi in uscita (come l’occasione Adeyemi a metà primo tempo). L’ingresso di Bynoe-Gittens ha allargato le maglie avversarie, permettendo al Dortmund di entrare sulla trequarti, vedi il gol di Haller. In basso vi mostriamo l’andamento del PPDA delle due squadre nel match, che sottolinea quanto appena detto sulla pressione dell’Atletico:
Pressione alternata contro ampiezza: armi decisive stasera?