A Pasquetta si affronteranno Lecce e Roma al Via del Mare. All’esordio, Gotti ha vinto a Salerno 0-1: nonostante i vari esterni presenti in rosa, l’ex Udinese ha optato per Piccoli da ala sinistra, facendogli tenere una posizione molto interna così da consentire a Gallo di prendere tutta l’ampiezza. Oudin in posizione di trequartista, Blin e Ramadani da coppia di mediani davanti la difesa. In basso vi mostriamo la passing network:
Il Lecce ha tenuto un possesso pari al 29%, molto basso. Sorprende però sia la distribuzione nella gestione del pallone, sia poi i tiri effettivamente realizzati: il 70% del possesso è stato registrato nella propria metà campo, sintomo della pressione elevata dei granata e della volontà del Lecce di attaccare in transizione; 17 tiri per i salentini contro i 15 dei campani; la Salernitana ha effettuato appena 8 transizioni con 72 azioni manovrate, il Lecce 15 con 43. Chiaro il nuovo approccio dettato dall’ex vice di Sarri, almeno nella prima uscita.
E la Roma? Tolto l’esordio vittorioso di De Rossi contro il Verona e la sconfitta contro l’Inter, la Lupa non era mai stata in difficoltà come contro il Sassuolo nell’ultima giornata di campionato. All’ex Capitano non è piaciuto il possesso dei suoi, considerato “troppo sterile”: i passaggi nella trequarti offensiva, la zona decisiva del campo, sono stati pari a circa il 21% dei passaggi totali, contro il 28% di quelli dei neroverdi. Infatti, dal sito ufficiale di Serie A, si evince come la squadra di Ballardini, pur tenendo poco il pallone (37% di possesso), sia stata più pericolosa dei giallorossi sia in manovrata (61% a 59%) sia in transizione (57% a 55%). La Roma in possesso ha letteralmente invaso la metà campo degli emiliani con 8 uomini sopra la linea di centrocampo. Stretta però nella morsa neroverde, creando traffico nella zona centrale e non essendo mai eccessivamente pericolosi.