Pellegrini è tornato ad essere centrale nella “sua” Roma. Con l’arrivo di De Rossi, il suo modo di stare in campo è cambiato in entrambe le fasi.

In possesso è uno dei riferimenti più profondi, poco coinvolto in costruzione (ci pensano Paredes, Angelino e N’Dicka), fondamentale in rifinitura e finalizzazione (funzione da mezz’ala alla Hamsik). Sotto mostriamo la passing network della partita contro il Monza in cui questo concetto si inserisce perfettamente:

Con Mourinho, invece, il numero 7 era direttamente coinvolto nella costruzione fin dalle prime battute, per pulire le “scorrettezze” tecniche di Bove e Cristante, ma anche di Paredes, a cui veniva chiesto un lavoro difensivo molto più intenso (oltre che coprire molto più campo, giocando da doppio mediano), tale da non permettergli di essere lucido con la palla. Ecco la passing network dell’ultima partita da titolare di Pellegrini con Mourinho, contro l’Atalanta:

E’ cambiato anche il suo modo di difendere: più concentrato negli ultimi 40 metri, con attenzione particolare nella propria zona di competenza attorno al cerchio di centrocampo. La libertà tattica concessagli da De Rossi gli permette anche di stazionare in zone non esattamente sue.

Con Mourinho invece non girovagava per il campo. Se non mi muovo dalla mia zona di competenza in possesso, quando perdiamo la palla aggredisco sempre lì. Contro la squadra di Gasp ha eseguito infatti pressioni più da esterno alto d’attacco che da centrocampista.

In che versione preferisci Pellegrini?