Lookman è una seconda punta atipica: giocatore frizzante ed elettrico, nasce esterno, ma il lavoro fatto da Gasp su di lui avvicinandolo alla porta l’ha reso difficile da leggere per le difese avversarie, una vera mina vagante se non vengono prese le giuste contromisure. E’ presente in area avversaria, è il primo difensore in non possesso ed è abile nella conduzione del pallone: sopra media non indifferente rispetto ai pari ruolo.
(Dati x90’, fonte StatsBomb) | LOOKMAN | PARI RUOLO |
xG | 0,42 | 0,3 |
Tocchi in area avversaria | 8,3 | 5,5 |
Pressioni | 19 | 15 |
Conduzioni | 39 | 27 |
L’ex Leicester è in grado anche di trovare la giocata decisiva per il compagno: realizza infatti 1,98 passsaggi chiave x90’. Dove si concentrano? Tutti dalla trequarti e verso il centro, nessun passaggio è indirizzato lateralmente. Il suo ricevitore preferito? De Ketelaere, con 5 passanti.
La posizione del nigeriano e in generale del reparto offensivo nella partita d’andata contro l’Inter ha messo in risalto la capacità di stare tra le linee, gli half-spaces che sono regno anche del suo collega Miranchuk, con una differenza: il russo trova intelligentemente la collocazione in campo sul centrodestra e trova i compagni, Lookman è sì istruito dall’allenatore ma è più indisciplinato e istintivo, cerca la porta. L’imbarazzo creato a De Vrij e Pavard soprattutto difficilmente è stato dimenticato da Inzaghi.
L’esuberanza del nigeriano è stata anche la causa del gol del definitivo 1-2 di Scamacca: con IMCOACH ne abbiamo ricreato l’azione.