Quella di stasera è la seconda partita di De Rossi sulla panchina della Roma. Com’è andata contro il Verona? I giallorossi hanno registrato il 71% del possesso nella propria metà campo, con il 29% in quella avversaria. Oltre ad essere una squadra che sembra avere più confidenza e coraggio nella gestione del pallone, riempie il campo in maniera diversa: in basso le posizioni medie in possesso nei due tempi di gioco contro il Verona e contro il Milan, l’ultima di Mourinho. Una differenza sostanziale sta nella distribuzione dei giallorossi sulla lunghezza del campo in possesso: 30 metri con De Rossi, 36 metri con l’ex Porto e Chelsea.
Contro i veronesi, 4-3-2-1 iniziale con costruzione a 3 decentrata sul centrosinistra con Spinazzola (Kristensen subentrato), che viene più dentro al campo e Karsdorp a prendere tutta l’ampiezza della fascia destra. Molta densità a centrocampo con Bove e Paredes più bassi, Dybala e Pellegrini sulla mezzaluna a formare una sorta di quadrato. Lukaku non occupa spazi distanti dall’ex Juventus e Palermo, invece sì da El Shaarawy: all’ex Milan il compito di attaccare la profondità sulla fascia sinistra.
Anche contro i rossoneri la costruzione era a 3 (3-5-2 iniziale), ma stavolta decentrata a destra (soprattutto nel primo tempo), 7 uomini mediamente sopra la linea di metà campo e l’ampiezza viene sfruttata da entrambi i quinti. Meno densità a centrocampo ed è Cristante l’uomo più vicino a Lukaku (Dybala out per infortunio). Nel secondo tempo il centravanti ex Man United è rimasto molto isolato; solo dopo gli ingressi di Pellegrini e Belotti è stato accompagnato nelle manovre offensive.