La Fiorentina attualmente è in zona Champions League, ma il suo modo di giocare è cambiato rispetto alla stagione precedente. Una differenza fondamentale è che quest’anno sembra più cinica avendo vinto consecutivamente, tra l’altro, tre partite molto sofferte per 1-0: nel 22-23 la differenza tra gol e xG è di -2.0, nella stagione corrente è +4.0.

Le cessioni di Amrabat e Igor hanno sicuramente compartecipato al calo nei duelli aerei vinti nella metà campo avversaria (Amrabat 11 duelli aerei vinti su 24, Arthur 5 su 5); nonostante ciò sono raddoppiati i recuperi nella metà campo avversaria, a sottolineare l’atteggiamento sempre aggressivo degli uomini di Italiano. Tutti in positivo i dati in possesso, sia per passaggi verticali riusciti (l’acquisto di Arthur in tal senso è stato fondamentale, più verticale dell’ex Verona), sia per lanci lunghi in avanti riusciti (giocata spesso tentata da Biraghi e Duncan), che per dribbling vinti (Bonaventura fresco fisicamente e libero di inventare e condurre; 0.68 dribbling vinti x90’ di Arthur contro gli 0.39 di Amrabat). Una squadra che fa del “paso de la muerte” uno dei suoi marchi di fabbrica e quest’anno ha addirittura aumentato l’efficacia dei cross riusciti dal fondo, con cui riesce ad arrivare agilmente con Kayode, Biraghi e Parisi.

A riprova dell’atteggiamento aggressivo, Beltran e Nzola sono 1° e 3° in Serie A tra gli attaccanti che recuperano più palloni a partita nella metà campo avversaria. Beltran ne recupera di più sulla trequarti e meno in area di rigore, sottolineando come sia un giocatore più posizionale e di ragionamento tattico. Nzola invece ne recupera di più in area di rigore, indice di come sia un attaccante più istintivo e indisciplinato tatticamente.