La Juventus continua a crescere e sembra aver ritrovato il proprio centravanti. Vlahovic non solo sta performando in zona gol, ma è più vivo che mai in tutte le fasi del gioco. Le due heatmap in basso mettono in risalto come l’attaccante serbo sia attivo nella fase di non possesso, da cui emerge anche una curiosità interessante: la Juve ha un atteggiamento più aggressivo soprattutto lontano da Torino. Nelle partite in casa (sinistra) la pressione è più omogenea e distribuita in tutte le zone del campo, mentre in trasferta la pressione applicata è più alta e concentrata verso l’area di rigore avversaria (destra).

Rispetto ai pari ruolo l’ex Fiorentina eccelle per percentuale di dribbling riusciti e tocchi in area di rigore a partita; inoltre la percentuale di conversione è superiore alla media. Rimane sotto-media per percentuale di duelli aerei vinti, non esattamente il suo fondamentale più spiccato pur possedendo una struttura fisica importante, e per “pressure regains” (recuperi entro 5 secondi dalla perdita del possesso).

Ha calciato 62 volte in questa stagione, producendo un xG di 7,16 a fronte di 11 gol segnati. La maggior parte dei tiri è avvenuta dentro l’area con una concentrazione molto densa attorno al dischetto del rigore, a sottolineare la centralità dell’attaccante della Juventus, che viene assistito in zone poco defilate, ed è quindi messo nelle condizioni di calciare da zone favorevoli, pur avendo nelle corde il tiro da fuori.