Mazzarri ha sorpreso tutti con un nuovo impianto tattico in Napoli-Fiorentina, semifinale di Supercoppa, adottando il 3-4-3. Le novità maggiori sono state riscontrate in fase difensiva, dove gli azzurri hanno mantenuto il baricentro più basso rispetto al solito (dai circa 55 metri in media in Serie A ai circa 44 di giovedì sera) e hanno posto un’attenzione diversa alle situazioni potenzialmente pericolose in non possesso. Ne abbiamo analizzate 3 grazie alla piattaforma “IMCOACH”, con cui è possibile vedere le partite come gli staff di tutte le squadre di Serie A (nelle figure, Fiorentina in verde e Napoli in viola):
- Azione manovrata della Fiorentina con palla sull’esterno (Kayode): disposizione del Napoli con un classico 5-4-1, scivolamento di Kvaratskhelia in zona palla e Juan Jesus che si orienta verso Bonaventura, Brekalo chiuso tra Mazzocchi e Di Lorenzo vista la posizione bassa di Biraghi.
2. Costruzione dal basso con palla a Terracciano: disposizione quasi da difesa a 4 perchè Juan Jesus si stacca per prendere Bonaventura formando un 3 contro 3 a centrocampo, infatti Lobotka staziona su Duncan e Cajuste più alto su Arthur per impedirgli di girarsi e giocare fronte alla porta.
3. Costruzione a metà campo (palla a Milenkovic): il Napoli si distribuisce bene in zona palla ma lascia un vuoto di circa 15 metri tra difesa e centrocampo alle spalle di Cajuste. Beltran, Bonaventura e Sottil sono liberi di spaziare e in caso di imbucata si sarebbe innescato un pericoloso 5 contro 5 nel terzo difensivo azzurro. Atteggiamento che potrebbe rivelarsi dannoso contro l’Inter, che fa della superiorità numerica a centrocampo una delle sue armi chiave.
