L’Atalanta si è qualificata per le semifinali di Coppa Italia. Meglio il Milan nel primo tempo, meglio la banda di Gasperini nel secondo.
Nonostante il modulo delle formazioni ufficiali recitasse 4-2-3-1, Pioli ha modificato l’assetto del Milan soprattutto in possesso: Musah molto largo a destra, Jimenez dentro al campo e Pulisic molto vicino a Jovic in posizione di seconda punta. Queste variazioni hanno trasformato i rossoneri in una sorta di difesa a 3, che poi nel secondo tempo è diventata reale con gli ingressi di Simic e Terracciano. Nel primo tempo sono stati corti e compatti, nel secondo invece la squadra si è allungata per via della stanchezza e dell’uscita di Reijnders, causa dello sfilacciamento definitivo del centrocampo, che ha consegnato per almeno 20 minuti il dominio territoriale all’Atalanta. Miranchuk è stato trovato spesso tra le linee e nello spazio tra Jimenez e Theo Hernandez creando imbarazzo alla difesa rossonera.
La maggiore determinazione dei bergamaschi, l’ottimo stato di forma e l’approssimativa disposizione tattica del Milan nella seconda parte della gara sono cause della maggiore velocità di trasmissione del pallone, gli atalantini infatti hanno mosso la sfera 4 km/h più velocemente dei padroni di casa (32.08 contro 28.04), trovando spesso le verticali che liberavano Koopmeiners e gli esterni.
Il dato precedente spiega le giocate più coraggiose e verticali siano state opera di Scalvini e Holm innanzitutto, ma anche Carnesecchi dal basso ed Ederson negli ultimi 30 metri: più si è distanti dalla porta, più bisogna imprimere forza al pallone per essere verticali.