L’Atletico Madrid ha variato i suoi princìpi di gioco e i primi a beneficiarne sono stati Morata e Griezmann. Per il francese sono già 11 i goal in Liga quest’anno, che dimostrano come sia tornato il centro di gravità dei Colchoneros dopo i continui ingressi dalla panchina nell’arco della scorsa stagione.
L’ex Barcellona è molto più presente nel gioco e negli ultimi 30 metri di campo, dove può dare sfogo alle sue qualità nei dribbling che portano alla creazione di tante occasioni chiave per i compagni (circa 1.5 a partita). Il dato sui passaggi chiave riflette l’evoluzione del numero 7 e di tutto l’Atletico, come si evince dalla media di 0.5 raccolta in questa stagione a fronte dei 2 suggerimenti decisivi dello scorso anno. Ciò significa che Griezmann nella stagione 22-23 era sfruttato per le sue doti da rifinitore e raccordo fra i reparti (nonostante i 14 goal stagionali), funzioni che sono nelle sue corde ma che lo costringevano troppo lontano dalla porta. Inoltre riceveva poco supporto dai compagni, in particolar modo a causa del baricentro basso che ha sempre contraddistinto la squadra di Simeone.
Un altro dato individuale del francese che si può allargare al resto della squadra è quello dei recuperi nella metà campo avversaria, che sono quasi raddoppiati rispetto alla scorsa stagione: la nuova tendenza dell’Atletico è di essere forte nella riaggressione e non difendere più a ridosso dell’area di rigore. I primi difensori sono sempre gli attaccanti, che portano tutta la squadra a impostare la fase difensiva ad un’altezza di una ventina di metri superiore rispetto alla vecchia versione dell’Atletico.
Nonostante questa grossa differenza rispetto alla scorsa stagione, il prodotto del Lione continua comunque a spaziare per il campo viste le sue caratteristiche, riempendo in maniera più efficiente gli ultimi 25 metri (heatmap di sinistra, stagione 22-23; a destra la 23-24. Fonte: Sofascore).
Sarà lui il mattatore nel derby di Supercoppa contro il Real Madrid?