Garcia è stato per mesi il capro espiatorio del Napoli, ma la situazione con Mazzarri non è migliorata: quali sono le differenze? Gli azzurri mantengono ancora un baricentro medio alto, a 54,42 metri. Tutti i dati offensivi riguardanti goal, assist e tiri sono nettamente peggiorati nel cambio allenatore. I partenopei sembrano meno efficaci negli ultimi 30 metri e completano anche meno dribbling.
La minor efficacia generale è la somma di ciò che succede ai singoli, infatti Kvaratskhelia e Politano sono entrambi più pericolosi rispetto allo scorso anno, registrando un xG medio a partita più elevato, ma il georgiano è meno freddo sotto porta: la differenza tra goal e xG quest’anno è negativa (mentre nel 22-23 era positiva, sottolineando la sua overperformance e di tutto il Napoli).
Anche Osimhen registra lo stesso andamento negativo, complici anche gli infortuni che non gli hanno permesso di giocare con continuità ed entrare definitivamente in forma.
La minor partecipazione offensiva del nigeriano è data, oltre che dal fattore fisico, anche da quello tattico: come osservabile nelle heatmap stagionali in basso (fonte: Sofascore. A sx la stagione 22-23, a dx la 23-24), Spalletti chiedeva al suo numero 9 di svariare molto negli ultimi 25 metri e presidiare l’area di rigore, aiutato dalle continue verticali dei terzini, Lobotka e Politano. Anche in questa stagione il centravanti svaria molto, però ha arretrato il suo raggio d’azione di almeno 10 metri per potere anche fungere da raccordo, come richiesto invece nel 23-24. Funzione che, oltre a non essere nelle sue corde, gli fa perdere lucidità sotto porta, spendendo molte energie preziose.